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Decreto sicurezza, dopo i rinvii ok al voto di fiducia

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Dopo due rinvii, il governo pone il voto di fiducia sul decreto sicurezza presentando un maxiemendamento che sostituisce il testo.

Il decreto Sicurezza verrà votato con la fiducia. Ad annunciarlo nel corso della giornata di oggi, martedì 6 novembre 2018, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro. A Palazzo Madama i lavori sono stati rinviati per due volte in attesa di un accordo tra Lega e M5S sul nodo prescrizione. Al Senato sarà votato quindi un maxiemendamento interamente sostitutivo del testo. Matteo Salvini aveva già annunciato che il provvedimento doveva “passare entro oggi”.

Decreto Sicurezza, prima fiducia

“Sarà un passo in avanti per la sicurezza degli italiani. Di delinquenti italiani ne abbiamo abbastanza. Nel dl sicurezza e immigrazione che donerò agli italiani ci saranno regole più severe per i delinquenti” ha dichiarato il ministro dell’Interno. Il voto sul decreto Sicurezza dovrebbe avvenire entro questa sera. È la prima fiducia chiesta dal governo su un provvedimento a Palazzo Madama. Il PD voterà contro, Forza Italia non parteciperà al voto e Fratelli di Italia si asterrà.

La giornata era iniziata con il sottosegretario all’Interno Molteni che aveva chiesto una sospensione dei lavori d’Aula fino alle 13, prorogati poi fino alle 16:30. Ad anticipare che “alla fine questa maggioranza litigiosa” avrebbe trovato “un punto di equilibrio” era stato Marco Minniti. Ai microfoni di Circo Massimo però aveva puntualizzato che questa intesa tra Lega e M5S sarebbe stata “a danno del Paese”.

A quanto pare il nodo sulla prescrizione sarebbe stato sciolto. Stando alle prime indiscrezione, i 5 Stelle avrebbero ottenuto che la norma che blocca la prescrizione dopo la sentenza di primo grado rimanga collegata al ddl corruzione, in discussione alla Camera. La Lega però avrebbe chiesto l’inserimento non di un unico emendamento, affinché vengano previsti reati esclusi da questo stop della prescrizione.