> > Casalino, la verità sul video contro down e anziani

Casalino, la verità sul video contro down e anziani

Casalino video down

Casalino si è difeso parlando di un corso di recitazione, ma il direttore Enrico Fedocci spiega che si trattava della simulazione di un'intervista.

Dopo le minacce ai tecnici del Mef e la gaffe sul ponte Morandi e sull'”odore dei poveri”, Rocco Casalino è di nuovo al centro delle polemiche per le sue affermazioni forti. Il portavoce del governo prova a difendersi dalle accuse nei suoi confronti, sorte dopo la diffusione di un video pubblicato da Dagospia e ripreso da ArcadeTv7. Le immagini risalgono al 2004 e immortalano Casalino nell’atto di dire che bambini, anziani e down “mi irritano” e “mi fanno schifo, come fa schifo un ragno”. Lui si è difeso sul blog del Movimento, parlando di “vere e proprie bufale sul mio conto, con il solo obiettivo di colpirmi, infangarmi e mettere in dubbio la mia professionalità”.

Casalino “Era un corso di recitazione”

Intervistato da Repubblica, Casalino ha voluto fornire la sua versione sulle circostanze in cui quelle frasi sono state pronunciate. “È stato pubblicato un video che risale ad oltre 10 anni fa, quando frequentavo il Centro Teatro Attivo di Milano, come si vede benissimo dalla lavagna alle mie spalle”, ha spiegato. “In quel corso si sviluppava lo studio dei personaggi, li si interpretava, forzandone i caratteri in maniera anche paradossale e provocatoria. Le mie parole sono inserite in quel contesto e non rappresentano assolutamente il mio pensiero, né oggi né allora. Non capirlo è un atto di assoluta malafede“.

Fedocci “Simulazione di un’intervista”

Il video originale (della durata di un’ora e mezza) è stato pubblicato a maggio da Enrico Fedocci, giornalista che nel 2004 era direttore di un corso professionale organizzato all’Istituto Bauer di Milano. Fedocci aveva chiamato Casalino come ospite, chiedendogli di raccontare ai ragazzi di sé e della propria carriera. Ai microfoni di Repubblica, il giornalista ha spiegato che si trattava della “simulazione di una conferenza stampa/intervista, un incontro con un personaggio. Non si trattava di recitazione, lui raccontava se stesso agli studenti”. Qualche mese dopo la messa in rete del video, il portavoce gli ha chiesto di rimuoverlo. “Prima mi diede l’ok, poi mi disse ‘mi stanno fraintendendo tutti'”.

In un lungo post su Facebook, il giornalista ha spiegato che lo scandalo nato dal video “è stato fatto decontestualizzando, modificando le immagini, allargandole, facendo capire poco a chi vedeva. Cercando, probabilmente, uno scoop a tutti i costi. Andai all’ingresso per accompagnarlo in aula e prima di entrare mi raccomandai: ‘Rocco, è una simulazione di intervista, quindi nulla verrà pubblicato, ma fammi la gentilezza di sollecitarmi i ragazzi, affinché abbiano una notizia. Provocali‘. La sua risposta fu: ‘Devo recitare un personaggio?‘ ‘Bravo’, replicai io. Il resto è registrato nel video”.

Tweet di Fedocci

Il CTA “Ci dissociamo completamente”

Fedocci ha inoltre specificato che il riferimento al Centro Teatro Attivo visibile sulla lavagna “non c’entra nulla. È riferito a un corso di dizione tenuto da un docente prima del suo incontro, una indicazione per i ragazzi che avessero voluto frequentare corsi specifici”. Il docente in questione è il doppiatore Pino Pirovano. Anche lui negato ogni legame tra la sua attività e le affermazioni di Casalino: “Il Centro Teatro Attivo dove lavoro ancora oggi non ha nulla a che fare con quella situazione. Strano che sia stato fatto lavorare su un personaggio così sopra le righe. Contrasta profondamente con la nostra politica didattica”. Lo stesso CTA ha dichiarato: “Questo video non è stato girato presso la nostra sede. Centro Teatro Attivo è una scuola che da sempre promuove l’inclusione attraverso il teatro e si dissocia completamente dai contenuti espressi dal sig. Casalino”.