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Fondi Lega, Cassazione respinge il ricorso: ok al sequestro

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La Cassazione conferma il sequestro alla Lega di 49 milioni di euro. Giulio Centemero annuncia ricorso alla Corte UE dei diritti dell’uomo.

Respinto dalla Suprema Corte il ricorso della Lega sul sequestro dei 49 milioni di euro. Lo Stato può quindi cominciare ad intascare i beni del Carroccio in base all’accordo sul sequestro dilazionato, anche se in questa maniera impiegherà 80 anni per recuperare i rimborsi elettorali sottratti illegalmente. Il tesoriere Giulio Centemero annuncia però ricorso “alla Corte europea dei diritti dell’uomo” contro quella che i leghisti considerano “una violazione oltre che della libera possibilità di associarsi e di organizzare un partito, anche del cittadino”, come spiega l’avvocato Roberto Zingari.

Cassazione: ok a sequestro

La Cassazione respinge il ricorso della Lega che tentava di impedire il sequestro dei 49 milioni di euro oggetto di un processo per truffa ai danni dello Stato. La vicenda processuale riguarda l’utilizzo giudicato illecito dei rimborsi elettorali dagli anni 2008 al 2010. Condannati in primo grado l’ex segretario del Carroccio Umberto Bossi e l’ex tesoriere Francesco Belsito. Il 6 settembre 2018 il Tribunale del Riesame di Genova aveva accolto infatti il ricorso della Procura e ordinato il sequestro dei beni, anche se nelle casse della Lega ci sarebbero solo 5 milioni di euro.

Il Carroccio può quindi proseguire sulla strada dell’accordo sul sequestro dilazionato, in base al quale verrebbero presi 100mila euro a bimestre per un totale di 600mila euro l’anno. In questa maniera lo Stato impiegherà 80 anni per recuperare i rimborsi elettorali sottratti illegalmente, ma nonostante questo i vertici della Lega non sembrano comunque soddisfatti.

Giulio Centemero annuncia infatti che la Lega presenterà ricorso “alla Corte europea dei diritti dell’uomo per vedere riconosciute le ragioni che non sono solo del partito ma di tutti i cittadini”, come anticipa all’Adnkronos. Il tesoriere spiega infatti: “La Corte di Cassazione, rigettando il ricorso, ha definitivamente avallato la possibilità di sequestrare somme totalmente lecite, considerandole profitto di reato. I contributi dei cittadini, i proventi delle feste etc si trasformano, per sentenza, in somme da sequestrare senza che vi sia alcun legame con i fatti di reato che vengono contestati ad altri soggetti e a danno della stessa Lega. Questa è una violazione”.