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Dl anticorruzione, approvato emendamento sul peculato

Anticorruzione, sì emendamento sul peculato

Approvato l'emendamento sul peculato al decreto legge anticorruzione. FI esulta: "Libertà". Salvini: "Voto assolutamente sbagliato".

Il voto segreto sull’emendamento Vitiello al decreto anticorruzione segna una battuta d’arresto per il governo gialloverde. Con 284 voti favorevoli e 239 contrari, l’emendamento presentato da Catello Vitiello è stato approvato. Il suo firmatario, dopo aver esordito politicamente tra le fila del Movimento, è stato espulso dal suo stesso partito ed è entrato a far parte del gruppo Misto. L’emendamento prevede un netto ammorbidimento nei confronti di chi si macchia di peculato e abuso d’ufficio. Per i colpevoli, dopo essere stati eletti, ci sarà una significativa riduzione della pena nel caso di una “copertura” da parte di un regolamento.

Dl anticorruzione, l’emendamento Vitiello

Il risultato del voto ha provocato forti tensioni tra i parlamentari e ha aperto la caccia ai franchi tiratori che hanno portato alla sconfitta dei partiti di maggioranza. Tra i favorevoli all’emendamento Vitiello ci sono sicuramente i deputati di Forza Italia (e gran parte di Fratelli d’Italia), i quali dopo il voto hanno esultato gridando “libertà“. I rappresentanti del Pd, invece, hanno votato contro e hanno descritto l’emendamento come una legge “ad Legam”, ricordando i precedenti berlusconiani. Il “colpo di spugna” proposto da Vitiello, infatti, permetterà di salvare diversi esponenti del Carroccio. Tra questi, il capogruppo leghista alla Camera Molinari, il viceministro Rixi e l’ex governatore del Piemonte Cota.

Salvini “Voto assolutamente sbagliato”

In molti, riporta Repubblica, hanno avanzato il sospetto che la proposta dell’emendamento sia stata suggerita a Vitiello proprio dalla Lega. Un deputato leghista, dopo il voto, ha dichiarato: “Abbiamo voluto mandare un segnale a M5S”. Ma il leader Salvini ribatte: “Voto in aula assolutamente sbagliato. La posizione della Lega la stabilisce il segretario. Il provvedimento arriverà alla fine come concordato dalla maggioranza”. Il voto alla Camera è stato “un incidente di percorso che avrà come conseguenza quella di approvare il decreto ancora più in fretta”. Il capogruppo Molinari ribadisce: “Non ci sono leghisti tra i franchi tiratori. Sono stati loro a dare un segnale”, alludendo ai grillini più vicini a Fico.

M5S “Un fatto gravissimo”

Francesco d’Uva, capogruppo del M5S alla Camera, ha definito l’accaduto “un fatto gravissimo. Così non si va avanti. Noi non salviamo i furbetti dalla galera. Chi ha votato sì a un emendamento che va a favore dei delinquenti si sta assumendo una responsabilità enorme agli occhi dei cittadini. Nessuno nel Movimento ha votato a favore di questo emendamento. E chiariamo subito una cosa: ora va trovata una soluzione perchè il ddl anticorruzione va approvato col testo uscito dalla commissione oppure possiamo anche andare tutti a casa”.