Lisa Pendezza Dopo Matteo Salvini, anche Danilo Toninelli è salito in cattedra ed è diventato maestro per un giorno. La classe è quella di “Alla lavagna“, il programma di Rai3 dove i bambini interrogano il politico o il personaggio pubblico protagonista della puntata. Mentre il vicepremier leghista aveva voluto spiegare agli alunni che cos’è il sovranismo, Toninelli ha scelto di parlare di sé. Ha raccontato la sua vita politica e familiare, rievocando in particolare il suo passato nell’Arma dei Carabinieri. Quando una bambina gli chiede se l’Italia corre il rischio di diventare un Paese razzista, è categorico: “Assolutamente no”. Il ministro si è poi prodigato in una serie di imitazioni, lasciando ai bambini il compito di indovinare che cosa stesse mimando.
Toninelli, la bufera social
Sono numerosi gli spettatori che, sui social, hanno sferrato pesanti critiche non solo contro il ministro ma anche contro il programma in sé, definito come “peggio dell’Istituto Luce. Era dai raduni dei balilla che non si vedeva un tale scempio e un uso propagandistico della scuola e dei bambini. Vergognatevi tutti, autori e direttori di rete”. “Che pena! Tutto preparato, finto, plastificato, domande e gesti dei poveri bambini attori”, scrive un utente us Twitter. Secondo un altro, l’intervento di Toninelli è “da chiamare il Telefono Azzurro“.
La gaffe della Rai
La puntata è finita nel mirino degli utenti social anche per una gaffe, ma questa volta la colpa non è di Toninelli, bensì degli autori del programma. Nel trailer della puntata si racconta di come il ministro abbia esordito in politica all’inizio degli anni Duemila come consigliere regionale in Lombardia. Ma dai registri non risulta che Toninelli abbia mai vinto quelle elezioni né, di conseguenza, ricoperto quel ruolo. Il video, precedentemente diffuso sui social, è stato rimosso dalla Rai.
