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Modifiche codice della strada, M5S: no chiamate alla guida

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Stop all'uso dello smartphone alla guida, anche se con l'auricolare. E' tra le norme della proposta di legge per la riforma del codice della strada.

“Ogni anno nel nostro Paese gli incidenti stradali causano oltre 3mila vittime e ci costano 19,3 miliardi. Il maggior numero avviene quando siamo distratti”, sottolinea Emanuele Scagliusi, capogruppo pentastellato in Commissione Trasporti. L’esponente 5 Stelle ha presentato infatti alla Camera una proposta di legge per modificare il codice della strada.

Anche l’auricolare è pericoloso

“Abbiamo deciso di inasprire le sanzioni per chi usa lo smartphone o altri dispositivi mobili alla guida, fino ad arrivare alla sospensione della patente” annuncia il deputato. “Per limitare distrazioni e incidenti, prevediamo controlli e sanzioni più severe anche per chi guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope e introduciamo il divieto di fumo alla guida. – anticipa inoltre – In questo modo, potremo tutelare tutti gli utenti della strada, soprattutto i più vulnerabili, tra cui pedoni e ciclisti, e donare a tutti città e strade più sicure”.

Tra i provvedimenti, anche l’obbligo di sistemi di cruise-control adattivi con frenata di emergenza per gli autocarri di prima immatricolazione adibiti al trasporto merci pericolose. Nella proposta di legge però non solo misure per la sicurezza ma anche per la mobilità sostenibile e soprattutto per velocizzare e tecnologizzare gli aspetti amministrativi legati al codice della strada.

“Prevedo disposizioni per il riconoscimento automatico delle targhe per la classificazione ambientale dei veicoli attraverso dispositivi omologati. – spiega Scagliusi – Inoltre, in caso di sanzioni, è disposto l’obbligo di comunicazione del conducente solo se è diverso dal proprietario del veicolo stesso. Semplifichiamo la comunicazione delle variazioni di punteggio sulla patente tramite il Portale dell’automobilista e sopprimendo la comunicazione cartacea“. Infine, maggiore trasparenza sui proventi delle multe. “Obbligheremo i Comuni a pubblicare in un’apposita sezione del sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti questi dati” dichiara infine l’esponente del MoVimento 5 Stelle.