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M5S, Di Battista: "Renzi e Boschi hanno faccia come il c..."

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"Renzi e Boschi hanno la faccia come il c... ". Di Battista attacca su Facebook i due esponenti del Pd sulla vicenda del padre di Luigi Di Maio

Non ci sarebbe solo il caso di Salvatore Pizzo che ha lavorato in nero per la ditta di famiglia del ministro del Lavoro e vicepremier Luigi Di Maio. Così è emerso dalle ultime inchieste de “Le Iene”. “Mentre Di Maio, come promesso, ha verificato, confermando così la storia di Salvatore, sono spuntati altre tre persone impiegate al nero nell’azienda: Mimmo per tre anni, Giovanni per otto mesi e un altro lavoratore”, hanno spiegato nel servizio. I tre nuovi lavoratori sarebbero stati impiegati in nero nel periodo tra il 2008 e il 2010, prima che Luigi Di Maio entrasse nell’assetto proprietario dell’azienda edile del padre Antonio. La società era prima intestata alla madre Paolina Esposito, poi è confluita nell’Ardima srl, che dal 2012 è di proprietà al 50% del ministro e della sorella Rosalba.

Dopo le polemiche che la vicenda ha portato con sé, dopo le reazioni stizzite di Renzi e della Boschi, anche Alessandro Di Battista ha detto la sua.

Il commento di Di Battista

“Renzi e Boschi hanno la faccia come il c… per quello che sono riusciti a dire”. Così l’ex deputato grillino, in un video su Facebook, attacca i due esponenti del Pd sulla vicenda del padre di Luigi Di Maio sollevata dalle Iene. “Uno che faceva la scena e che diceva ‘chiedi scusa’ a Di Maio. L’altra sembrava una delle gemelline di Shining, con quella voce, che diceva ‘non le auguro di passare quello che ho passato io’. Ma io non auguro di passare quello che hanno passato i cittadini con le vostre scelte. Il punto non sono i padri, chi se ne frega, il punto sono i figli“. E’ questo il commento ironico e provocatorio lanciato in diretta su Facebook da Di Battista.

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E ha ribadito: “A me del padre della Boschi o di Renzi non me ne frega. Io la mozione di sfiducia alla Boschi la presentai per il conflitto di interessi, poi vogliamo fare dei paragoni tra il caso Di Maio e quello Renzi-Boschi. Se volete cominciamo a parlare degli affari di Renzi, degli affari con Verdini del fatto che sta a processo per false fatturazione. Oppure vogliamo parlare delle multe che hanno dato al ‘babbo Boschi’ Bankitalia e Consob”. Secondo Di Battista, “il problema è che Renzi ha scelto un amico del padre, Verdini, per trasformarlo in padre costituente della Costituzione. Noi per fortuna lo abbiamo fermato”. Dall’altro lato: “Il problema è la Boschi che da ministra andava a fare il giro delle sette Chiese per provare a salvare la banca di famiglia”.

La replica della Boschi

Immediata la reazione della deputata del Pd, Maria Elena Boschi. “Leggendo le volgarità di Alessandro Di Battista capisco che in famiglia il fascista non è solo suo padre”, è la provocazione postata su Facebook. E ancora: “La verità è semplice: hanno scaricato quintali di fango su di me per mio padre, che non è mai stato condannato. E adesso giustificano chi sfrutta il lavoro in nero e fa i condoni”.

Poi si è difesa stizzita: “Hanno fatto una campagna contro di me basata sulle fakenews e adesso che la verità viene a galla passano agli insulti. Se vogliamo parlare dei figli, confrontiamoci sulla politica. Se vogliamo parlare dei padri, mio padre non è stato condannato, mentre il padre di Di Battista è e rimane un fascista. E si vede”.