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Lega, Salvini querela Belsito per appropriazione indebita

Salvini querela Belsito

Matteo Salvini, come rappresentante della Lega, ha depositato la querela contro l'ex tesoriere Francesco Belsito per appropriazione indebita.

Matteo Salvini ha comunicato, tramite i suoi legali, di aver querelato l’ex tesoriere della Lega, Francesco Belsito. Il documento della querela è stato depositato alla cancelleria della Corte d’Appello di Milano, a soli tre giorni dal termine ultimo per la consegna. Belsito è accusato di appropriazione indebita di fondi del partito, allora guidato da Umberto Bossi, per finalità private. Anche lo stesso senatur e il figlio Renzo, detto “il Trota“, sono imputati nel medesimo processo. Contro i Bossi, però, Salvini non ha presentato alcuna querela. La deposizione della denuncia è resa necessaria dalle novità introdotte con la riforma della giustizia Orlando. Senza la querela presentata dalla parte offesa, infatti, non è possibile procedere col processo.

Bossi e Belsito condannati a Genova

Il 26 novembre la Corte d’Appello di Genova ha condannato Umberto Bossi a un anno e dieci mesi e Belsito a tre anni e nove mesi per truffa. La sentenza ha sostanzialmente confermato quanto stabilito dal verdetto di primo grado. Secondo la magistratura, il leader della Lega e il suo tesoriere hanno ottenuto i rimborsi elettorali illecitamente, falsificando il bilancio e i rendiconti del Carroccio tra il 2008 e il 2011.

Mentre ancora attendeva di sapere se Salvini avrebbe depositato la querela per il processo gemello di Milano, Belsito ha commentato la sentenza di Genova affermando di essere “sempre tranquillo con la mia coscienza. Magari qualcun altro no. Nelle casse del partito alle mie dimissioni c’erano cifre importanti. Nella contabilità federale più di 41 milioni di euro, più le proprietà immobiliari in quel momento. Per quanto mi riguarda sono fiducioso che la verità prima o poi venga fuori”.