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Inchiesta Lega, Salvini replica a M5S: mi cadono le braccia

Luigi Di Maio Matteo Salvini

Da Gerusalemme Matteo Salvini replica al M5S, che gli chiede chiarimenti sul caso Centemero. In via Bellerio però l'irritazione è palpabile.

“A volte cadono le braccia…”. E’ stato questo il primo commento di Matteo Salvini, da Gerusalemme dove è in visita, dopo che il MoVimento 5 Stelle ha preso ufficialmente le distanze dalla Lega travolta da una nuova inchiesta giudiziaria. Nella mattinata di lunedì 10 dicembre 2018 c’è stato infatti un blitz della Guardia di Finanza nello studio dei commercialisti del Carroccio, dove ha sede anche l’associazione “Più voci” riconducibile al partito. La procura di Bergamo, dove ha sede l’associazione, vuole vederci chiaro sui 250mila euro che Luca Parnasi, costruttore romano attualmente in carcere, dichiara di aver versato nelle casse di “Più voci”.

Salvini: “non minimizzo”

I magistrati sospettato infatti che ci sia stato un finanziamento illecito al partito di Salvini, un modo per cercare di mettere i soldi al riparo da possibili sequestri. Finito nell’occhio del ciclone, quindi il nuovo tesoriere della Lega Giulio Centemero. In una nota i capigruppo del M5S Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli ricordano come i pentastellati “da sempre” si battono “contro i finanziamenti illeciti ai partiti” perché, spiegano “in un Paese civile non devono esserci interessi esterni a influenzare l’attività delle forze politiche presenti in Parlamento”.

“E per quanto riguarda le fondazioni legate ai partiti – continuano i 5 Stelle – vogliamo quella trasparenza che per troppo tempo è mancata in Italia. Per questo motivo nello Spazzacorrotti, che approveremo nelle prossime settimane, prevediamo norme che garantiranno assoluta trasparenza sui finanziamenti di cui beneficeranno partiti, movimenti e fondazioni collegate”. “Chiederò chiarimenti a Salvini, sono certo che non minimizzerà” annuncia quindi anche Luigi Di Maio, precisando: “Prima di dichiarare pubblicamente bisogna parlare con i nostri contraenti del contratto di governo”.

Dal Carroccio arriva un secco “no comment” mentre il leader leghista ostenta sicurezza. “Non commento le azioni della magistratura e non minimizzo. – chiarisce – Stanno cercando milioni di euro in Lussemburgo e in Italia, che non ci sono: spero la magistratura faccia in fretta. Sono assolutamente sereno, felice e tranquillo”. “Mi fa piacere che Salvini non minimizzi la vicenda, perché noi non la minimizziamo. Gli chiederò chiarimenti”, ribadisce quindi Di Maio. L’irritazione in via Bellerio però è palpabile, con i big del partito che lasciano intendere di non voler accettare il fatto che il MoVimento 5 Stelle mandi “il segnale che loro sono i puliti e noi i corrotti”.