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Manovra, incontro Juncker-Conte: "Ci sono buoni progressi"

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"Buoni progressi" nell'incontro Juncker-Conte: la Commissione "valuterà la proposta ricevuta dall'Italia"

“Abbiamo anticipato la nostra proposta a Bruxelles. Abbiamo illustrato la nostra proposta che mi consente di dire che non tradiamo affatto la fiducia degli italiani, rispettiamo gli impegni presi in particolare sulle riforme che hanno maggiore impatto sociale”. E’ questa la dichiarazione del premier Conte dopo l’incontro con Juncker. E sulla manovra la Commissione europea ha fatto sapere che: “Ci sono buoni progressi”. Ora “valuterà la proposta ricevuta nel pomeriggio di mercoledì 12 dicembre”.

Da 2,4 scesi a 2,04. Reddito e quota 100 restano, ha fatto sapere il premier. “Confidiamo di portare a casa una soluzione positiva” con l’Ue, ha rassicurato. “Reddito di cittadinanza e quota 100 partiranno nei tempi previsti”, conferma agli elettori. “Calerà il deficit strutturale” e la “crescita sarà superiore alle nostre attese”, ha detto ancora il presidente del Consiglio al termine dell’incontro con Juncker. “La nostra proposta ci consente di dire che non tradiamo la fiducia degli italiani e che rispettiamo gli impegni presi con le misure che hanno maggiore impatto” come “quota 100 e reddito di cittadinanza”, ha ribadito.

Soddisfatto dell’incontro Conte-Juncker anche il ministro del Tesoro, Giovanni Tria.

Incontro tra Conte e i vicepremier

Vertice in serata tra il premier Giuseppe Conte e i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini per aggiornare i due leader sulle novità della trattativa con l’Ue per la manovra dopo l’incontro con Jean Claude Juncker. Serviranno alcuni giorni di lavoro tecnico per arrivare ad una conclusione della trattativa con l’Italia sulla base della proposta portata dal premier Giuseppe Conte a Juncker. La proposta di Conte, spiegano fonti della maggioranza, è stata inviata solo poche ore prima dell’arrivo del premier a Bruxelles e sarà ora vagliata attentamente dai tecnici europei.

Il ministro dell’economia Giovanni Tria sarà a Bruxelles anche giovedì 13 dicembre per proseguire il negoziato con la Ue. “Sono assolutamente fiducioso che a Bruxelles prevalga il buonsenso. Inizio ad essere stufo di qualcuno che possa sfondare o infrangere i limiti mentre con l’Italia c’è la lente di ingrandimento sullo 0,1. Vogliamo incominciare ad onorare gli impegni presi con gli italiani. Ma se mi dovessi rendere conto di un pregiudizio contro l’Italia mentre per altri si chiudono gli occhi allora la musica cambierà”, aveva detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in una conferenza stampa a Gerusalemme.

Le dichiarazioni di Moscovici

Il commissario europeo agli Affari economici e monetari, Pierre Moscovici, intervistato dal Parisien, ha detto la sua su un eventuale sforamento oltre il 3% del rapporto tra deficit e Pil. Le sue parole seguono l’annuncio delle misure del presidente Emmanuel Macron per smorzare la rabbia dei gilet gialli.

Tale sforamento “può essere preso in considerazione”, anche se in modo “limitato, temporaneo ed eccezionale”. Per Moscovici la situazione della Francia non può essere paragonata a quella italiana.