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Israele, dedica di Salvini: "Xché questo non accada più"

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La dedica del ministro dell'Interno al Memoriale dell'Olocausto a Gerusalemme è stata bersaglio delle critiche dei social.

Matteo Salvini, , si è recato in Israele come annunciato. Durante il viaggio, iniziato il 12 dicembre 2018, Salvini ha visitato il Memoriale dell’Olocausto a Gerusalemme. Per l’occasione ha scritto una dedica nel libro dei visitatori: “Da papà, da uomo, solo dopo da ministro, il mio impegno, il mio cuore, la mia vita xché questo non accada mai più e xché i bimbi, tutti i bimbi, sorridano”. Il messaggio, grammaticalmente scorretto, è stato vittima delle polemiche sui social, e tensioni nella controparte pentastellata del governo.

Salvini a Gerusalemme, polemiche

Come annunciato in precedenza, il vicepremier Salvini si è recato in viaggio in Israele, dove ha omaggiato il Memoriale dell’Olocausto a Gerusalemme.
Queste le sue parole, scritte di suo pugno, scribacchiate sul libro dei visitatori: “Da papà, da uomo, solo dopo da ministro, il mio impegno, il mio cuore, la mia vita xché questo non accada mai più e xché i bimbi, tutti i bimbi, sorridano”.
Il viaggio del leader della Lega in Israele sta creando molti mal di pancia in Italia. Tra i 5 Stelle, infatti, sembra che il viaggio in Medio Oriente di Salvini venga percepito come uno “sconfinamento” in tematiche che non gli competono e che riaprono vecchie ferite.

Salvini, in effetti, si era già scontrato con il sottosegretario agli Esteri, appartenente al Movimento Stelle, Manlio Di Stefano, in merito al riconoscimento di Gerusalemme capitale di Israele. Il vicepremier aveva appoggiato la storica decisione dell’Amministrazione Trump di spostare l’ambasciata Usa nella Città Santa, esprimendo un commento che il sottosegretario aveva gradito ben poco.

“La sede delle ambasciate italiane nel mondo è competenza della Farnesina. Gerusalemme è capitale dei due Stati, nessun dubbio a riguardo”, aveva commentato Manlio Di Stefano.

Salvini e i social

Il viaggio del vicepremier ha causato pesanti preoccupazioni ai 5 Stelle, anche dopo il tweet di Salvini in cui definiva Hezbollahterroristi islamici“, e che questi non facessero abbastanza per aiutare Israele, col rischio di causare disordini diplomatici.

Le parole di Salvini giungono a sproposito soprattutto se si considera che la missione Unifil in Libano (paese confinante con Israele e in cui opera Hezbollah) non solo appartiene all’Onu, ma al momento è anche sotto il controllo dell’Italia.