Giorgio Meroni Sono davvero lontani i tempi in cui il Sud Italia era considerato dalla Lega un “nemico”. Anzi sembrano appartenere a un’altra era geologica. Matteo Salvini ha trasformato il movimento fondato da Umberto Bossi in un partito nazionale e prosegue deciso nella sua opera, forte del risultato elettorale dello scorso 4 marzo (17,4% alla Camera e 17,6% al Senato) e soprattutto degli ultimi sondaggi che accreditano il Caroccio ben oltre il 30%. Non deve dunque sorprendere più di tanto lo ‘sbarco’ a Napoli della scuola di formazione politica della stessa Lega, che servirà a formare i futuri quadri dirigenti ma darà spazio anche a quanti saranno interessati ad approfondire determinate questioni.
La presentazione
A presentare il progetto nel capoluogo campano all’Hotel Mediterraneo sono stati il sottosegretario con delega al Sud Pina Castillo, il deputato Gianluca Cantalamessa e il senatore Manuel Vescovi, segretario della Commissione esteri del Senato. L’iniziativa si svilupperà con forza nel 2019 e, come spiega il Mattino, sarà articolata in diversi moduli e non mancheranno dibattiti su singole tematiche con esperti. Cantalamessa ha chiarito che al centro ci sarà anche la “questione meridionale perché dobbiamo smetterla di dare sempre responsabilità, colpe, meriti e demeriti agli altri”. Necessario dunque, nelle intenzioni del deputato e dei promotori, che la politica torni a farla da padrona con “le funzioni immaginate dai padri Costituenti” per rilanciare Napoli: “Da dopo Tangentopoli questa città ha avuto pochi ministri”. E all’epoca nessuno si sarebbe immaginato che questi ministri avrebbero potuto formarsi un giorno nella scuola della Lega a Napoli…
