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Salvini: "Io e Di Maio come Bud Spencer e Terence Hill"

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Salvini dichiara: "Io e Di Maio come Bud Spencer e Terence Hill. Sono stati due grandi, io sarei Bud Spencer, perché ho qualche chilo in più"

E’ il duo politico più chiacchierato del momento: Matteo Salvini e Luigi Di Maio tengono le redini del governo italiano, in una coalizione che continua a far discutere. Intervistato dai Lunatici, programma di RadioDue, il vicepremier leghista ha commentato: “Io e Di Maio come Bud Spencer e Terence Hill. Sono stati due grandi, io sarei Bud Spencer avendo qualche chilo in più rispetto a Di Maio”. E sulle critiche mediatiche degli ultimi periodi ha detto: “Quasi tutti a reti e giornali unificati stroncano me e questo Governo. Ma per fortuna gli italiani sono in grado di giudicare con la propria testa, al di là di quello che scrivono i giornali e che viene detto nei talk politici”. Quindi ha rincarato la dose: “Non me ne faccio un cruccio, semplicemente cambio canale se un programma non mi piace”.

Salvini risponde alle critiche

A Radio Anch’io, poco prima, aveva difeso la manovra economica, dicendo: “Ho perso? Allora spero di perdere così tutte le volte. Ci sono più di 20 miliardi nel triennio per smontare la legge Fornero. Da zero a venti miliardi. E grazie a questa manovra 500mila italiani potranno scegliere di andare in pensione prima. Se i tecnici dicono che i soldi per l’anno prossimo sono sufficienti io di loro mi fido. Sono estremamente felice di questo primo passo”, ha dichiarato.

All’indomani dei tre mesi di scontro con l’Ue sulla manovra, il leader leghista ha commentato: “Se fossimo partiti già in ritirata non avremo ottenuto nulla. Se invece parti con richieste ambiziose che tutti i governi precedenti non hanno mai avanzato, porti a casa un risultato di una manovra da decine di miliardi che tornano nell’economia e nelle tasche degli italiani”, ha voluto sottolineare. Salvini ha poi ribadito che l’Italia “non voterà” il prossimo bilancio europeo se non salteranno i tagli all’agricoltura e alla pesca. “Se spendono 15 miliardi per gli stipendi per i burocrati, 7 miliardi per la Turchia e tagliano i soldi agli agricoltori italiani noi non voteremo mai quel bilancio”, ha infatti dichiarato con decisione.

E sui tagli all’editoria annunciati dal sottosegretario Crimi, il ministro dell’Interno ha precisato che “nel momento in cui si chiedono sacrifici agli italiani, ci sono 130 milioni di euro dei cittadini che faticano a tirare fino a fine mese che si danno ogni anno ai giornali”. E ha tenuto a puntualizzare: “Io spero che abbia lunghissima vita. Ma se Avvenire, per fare un esempio, che è il giornale dei Vescovi, prende 6 milioni di contributi pubblici dai cittadini italiani, penso che una parte di quei soldi possano essere spesi per chi è davvero in difficoltà”.

Le dichiarazioni di Di Maio

Intervistato da Radio Capital, a Luigi Di Maio viene chiesto se l’accordo con l’Ue sulla manovra sia una vittoria dei tecnici. Il grillino ha risposto: “Penso che sia una vittoria degli italiani: tutte le promesse sono state mantenute“.

E ancora: “Quando abbiamo creato questo governo, che è venuto fuori dal dialogo tra M5S e Lega, le figure come Conte, Tria e Moavero sono state individuate per momenti come questo, in cui bisognava portare a casa promesse”. Sollecitato dall’intervistatore, ha precisato: “Sono persone che, facendo il presidente del Consiglio, il ministro dell’Economia e degli Esteri sono più legittimati a parlare rispetto a noi”. Quindi ha commentato: “Faccio i complimenti a Conte, ma Di Maio e Salvini sono contenti”.