> > Pisa, la giunta di Michele Conti apre un nuovo "caso Lodi"

Pisa, la giunta di Michele Conti apre un nuovo "caso Lodi"

Pisa, la giunta di Michele Conti apre un nuovo "caso Lodi"

La giunta leghista di Michele Conti ha emesso il Dup, un bilancio annuale preventivo, con restrizioni per gli extracomunitari.

Un nuovo “caso Lodi”. La giunta leghista del primo cittadino pisano Michele Conti, cerca di riprendere l’emendamento del comune lombardo e farlo suo. Dopo circa 6 mesi di studi, lo staff del sindaco ha vergato nero su bianco il Documento unico di programmazione, nato con l’idea di un bilancio annuale preventivo. Il documento è in fase di approvazione, ma alla vista dei suoi contenuti, le associazioni umanitarie hanno subito aperto una polemica, accusando il prodotto della giunta comunale si essere caratterizzato da “Profili discriminatori sia nella parte di indirizzo, sugli obiettivi strategici, che nella sezione dei programmi”.

La polemica sul Dup

Un caso Lodi ancora più grave. Secondo il sito di informazione Left, il Dup imporrebbe ai cittadini immigrati di presentare un certificato che provi la proprietà di immobili nel Paese d’origine. Con tale certificato, gli immigrati potranno accedere alle assegnazioni e prestazioni in materia di diritto alla casa. Sul Dup sono intervenuti l’associazione Altro diritto Onlus, l’Anci e l’Adir dell’Università degli studi di Firenze.

Il caso Lodi

Prima del Dup, il caso Lodi. Come riporta La Repubblica, la giunta comunale di Lodi ha imposto alle famiglie extracomunitarie di presentare un certificato di proprietà di immobili nel Paese d’origine. Il possedimento di tale documento sarebbe imprescindibile per far accedere i figli al servizio mensa nelle scuole. Per far fronte alla vicenda, è stato costituito il gruppo “Uguali doveri”, a sostegno delle famiglie discriminate, che ha raccolto un fondo di circa 100 mila euro. Una cifra che ha garantito a 200 bambini l’accesso al servizio mensa.

Il caso è stato sottoposto all’attenzione del Tribunale di Milano, che ha infine emesso sentenza di condanna nei confronti della giunta comunale, on l’obbligo di pagare 5 mila euro di spese processuali e di modificare immediatamente il provvedimento.