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Conte in conferenza di fine anno: "Non aumenteremo l'Iva"

Conte in conferenza di fine anno: "Non aumenteremo l'Iva"

Giuseppe Conte ha fatto un bilancio dell'attività dell'esecutivo alla conferenza stampa di fine anno, parlando di Iva, Editoria e trasparenza.

“Ci impegneremo a non aumentare l’Iva”. Alla conferenza di fine anno, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte fa un bilancio del tempo finora trascorso del suo mandato, rispondendo alle domande dei giornalisti e lanciando qualche “buon proposito” per il nuovo anno. La sua è un’argomentazione pacata e ottimista, soprattutto in materia del sodalizio tra Lega e M5s, che sembrano agire in perfetta sintonia, anzi “Ai vertici non c’è mai stata una seria litigata o un’articolazione dialettica vivace. Forse siamo anche un po’ noiosi“.

“Non aumenteremo l’Iva”

Si parte subito con l’Iva. I punti della conferenza stampa di fine anno del premier partono immediatamente con i carichi pesanti. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha chiarito le posizioni del governo in merito alla volontà di combattere l’aumento dell’Iva: “Per il 2020 e 2021 le clausole salvaguardia recano dei numeri importanti ma non vorrei fosse trascurato il fatto che in pochi mesi abbiamo recuperato 12,5 miliardi per neutralizzare l’incremento dell’Iva, eredità del governo precedente”.

Il governo della trasparenza

La parola d’ordine per il premier è “Trasparenza”. A dispetto di quanto fatto dai precedenti vertici, ha sostenuto il presidente del Consiglio, l’esecutivo gialloverde si sarebbe impegnato perché tutto si svolgesse alla luce del sole. “Noi abbiamo fatto tutto alla luce del sole, in trasparenza, con un modus procedendi che condizionerà qualsiasi esperienza futura di governo”.

Il risultato di questa chiarezza nei confronti dei cittadini, sottolinea Conte, è da attribuire alla perfetta sintonia raggiunta tra i 2 partiti al governo, Lega e Movimento 5 Stelle: “Questa esperienza di governo funziona e continuerà a farlo perché si regge su un’amalgama perfettamente riuscita del giallo e del verde. I due colori rimangono distinti ma si è creata una perfetta amalgama“. Giuseppe Conte chiarisce che non ci siano attriti nell’esecutivo, ma che la sintonia raggiunta dai 2 partiti sia senza precedenti. Un segnale forte, mirato a colpire i più scettici, che ritengono il patto di governo fin troppo vacillante, che si regge solo sulle personalità di Luigi Di Maio e Matteo Salvini, con Giuseppe Conte a fare da collante tra i 2.

Il taglio all’editoria

Muovetevi con le vostre gambe“. Se l’editoria vuole essere stabile sul mercato, allora deve imparare a farcela da sola, con un modello di business solido. Giuseppe Conte risponde alla domanda del giornalista di Radio Radicale e chiarisce di non trovare malvagia la posizione del Movimento 5 Stelle nei confronti dell’editoria. Finora – ha asserito il premier – le case editrici hanno fatto leva sui finanziamenti stanziati dal governo, il taglio che ora viene imposto è stato pensato non per limitare la libertà d’informazione, ma perché il mondo editoriale non si arrocchi all’idea di campare sui finanziamenti stessi, ma trovi nuove soluzioni per rilanciare se stesso.