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M5S, espulsi i dissidenti: De Falco, De Bonis, Moi e Valli

M5S, espulsi i dissidenti: fuori De Falco, De Bonis, Moi e Valli

Il Collegio dei Probiviri di M5S decide di estirpare i dissidenti. Espulsi quattro memebri del Movimento. De Falco: "Scelta illegittima e illiberale".

Con una “comunicazione da parte dei collegio dei Probiviri” sul “Blog delle Stelle” M5S diffonde una decisione che si prospetta facile oggetto di critica da parte degli avversari politici. Quattro membri di partito sono infatti stati espulsi dal Movimento 5 Stelle. Si tratta dei senatori Gregorio De Falco e Saverio De Bonis e degli eurodeputati Giulia Moi e Marco Valli. Non si tratta degli unici “provvedimenti disciplinari” che il collegio dei probiviri ha emesso a meno di dodici ore dalla fine del 2018. Lello Ciampolillo ha infatti ricevuto un richiamo ufficiale e su Elena Fattori e Paola Nugnes pendono ancora accuse che potrebbero portarle anche loro all’espulsione. Il senatore De Falco ha commentato l’episodio senza nascondere la sua totale disapprovazione: “Una decisione illegittima che va contro l’articolo 49 della Costituzione“.

M5S, non c’è spazio per i dissidenti

La premessa alla ratifica della decisione del collegio dei Probiviri sembra voler giustificare i provvedimenti disciplinari. “Gli iscritti al MoVimento 5 Stelle possono essere sottoposti a sanzioni disciplinari per il venir meno dei requisiti di iscrizione e per la violazione dei doveri stabiliti dallo Statuto e dal Codice Etico. Le sanzioni disciplinari applicabili sono:il richiamo, la sospensione, l’espulsione” si legge sul Blog delle Stelle.

Le espulsioni e il richiamo attuati sono dovuti alla violazione (episodica o, nel caso di De Falco, ripetuta) dello stesso articolo dello Statuto di M5S: l’articolo 11. Su De Falco e De Bonis è pesato in particolar modo il mancato appoggio al Governo per il Dl Sicurezza, che ha visto l’astensione di De Bonis e il voto contrario di De Falco. Il senatore De Falco si è inoltre astenuto dal voto di fiducia richiesto dal Governo per l’approvazione della manovra economica. Gli attriti tra il Movimento 5 Stelle e il senatore si erano anche intensificati in merito al global compact sui migranti. De Falco aveva infatti criticato fortemente i gialloverdi per la mancata firma del Patto mondiale per la migrazione sicura.

De Falco, la reazione dopo l’espulsione

Il senatore Gregorio De Falco, intervistato a caldo dopo l’espulsione da M5S da Huffingtonpost Italia, ha manifestato un profondo dissenso nei confronti delle sanzioni disciplinari emesse dal collegio dei Probiviri. Secondo De Falco il Movimento, in particolar modo da quando è al governo “ha preso una deriva illiberale“. Poi ha aggiunto: “Io continuo a ritenermi perfettamente coerente con le idealità del Movimento. Per ora ho visto un link sul Blog delle stelle in cui mi si accusa di “reiterate violazioni del Codice etico”. Sono dispiaciuto perché sembra che non ci sia democrazia all’interno del Movimento“.

Sembra quindi che i sanzionati dal Movimento non abbiano ancora ricevuto alcuna notizia diretta dai vertici. “Devo ancora capire se ci sia lo spazio per discutere questa decisione di cui ho letto solamente sul blog” ha infatti spiegato De Falco. Spiegando le scelte in contrasto con la linea dettata dal governo e dal Movimento, il senatore ha argomentato: “Io non ho fatto alcun danno al Movimento. Ho però espresso un’opinione in occasione del “decreto sicurezza” e ho votato secondo coscienza in quel caso. Cosa che si è ripetuta durante la legge di Bilancio: nessuno di noi in Senato aveva alcuna cognizione sul contenuto della manovra e dunque non potevo che astenermi“. Nel complesso De Falco si dice deluso dalla piega che sta prendendo M5S. “Credevo che ci fosse uno spazio di democrazia che deve esserci in ogni partito politico, come afferma l’articolo 49 della Costituzione“.