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Nave Sea Watch, Salvini: "ok sbarco ma migranti in Germania o Olanda"

Matteo Salvini

Matteo Salvini apre allo sbarco dei 47 migranti della Sea Watch ma impone come condizione l'immediato trasferimento in Germania o Olanda.

Matteo Salvini apre allo sbarco dei 47 migranti a bordo della Sea Watch 3 da giorni ferma al largo di Siracusa, ma fissa dei paletti ben precisi. Il ministro dell’Interno fa sapere infatti che farà scendere le persone a bordo della nave “solo se poi i migranti andranno in Olanda, che ha assegnato la bandiera alla Sea Watch, o in Germania, paese della Ong. – aggiungendo – In Italia abbiamo già accolto, e speso, anche troppo”.

Sbarco ma non accoglienza

Diktat che difficilmente verrà digerito dai due Paesi. Nella giornata di lunedì 28 gennaio 2019, infatti l’Olanda, come riferisce l’Ansa, ha tenuto a precisare di non aver alcun obbligo giuridico in merito all’accoglienza, dicendosi unicamente disponibile ad accogliere gli aventi diritto allo status di rifugiato.

“Dopo aver tenuto 47 persone per giorni in ostaggio in mezzo al mare adesso Salvini cambia idea e si dichiara a favore dello sbarco. Finalmente si è arreso al buonsenso” commenta a caldo il capogruppo del PD Graziano Delrio. “A terra si deve fare la allocazione migranti, – chiarisce quindi – se il Governo non è in grado di fare accordi con gli altri Paesi europei per condividere l’accoglienza ai migranti, si dia mandato alla presidenza del Parlamento europeo o della Camera di trattare con la Commissione europea”.

“Responsabilità penali a parte, di cui eventualmente si occuperà la magistratura, siamo davanti a un uso cinico del proprio ruolo istituzionale. – conclude l’ex ministro dei Trasporti – È inaccettabile vedere le istituzioni piegate al volere di un ministro che si sta comportando come un bambino capriccioso“.

Esposto contro Salvini

Il presidente del Partito Democratico Matteo Orfini e il parlamentare Fausto Raciti hanno difatti presentato un esposto alla Procura di Siracusa contro il governo giallo-verde. “Riteniamo siano state commesse – ha spiegato Orfini – violazioni di legge come sul caso Diciotti. I migranti sono trattenuti in modo illegittimo sulla Sea Watch ma a nostro avviso ci sono altri punti di arbitrarietà e illegittimità”.

Matteo Salvini sulla questione replica ai microfoni di Rtl: “Non ha precedenti che un ministro venga indagato e rischi la galera per aver difeso i confini del proprio Paese. – e assicura – Sono tranquillo, e lo rifarei, perché so di aver agito in base alla Costituzione e nell’interesse degli italiani”.