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Accordo Lega-M5S, negozi aperti 26 domeniche e 4 giorni festivi

Negozi aperti di domenica

Presentato alla Camera il provvedimento sulle chiusure domenicali dei negozi: proposta l'apertura per 26 domeniche e 4 festivi, ma con deroghe.

Lega e M5S hanno raggiunto un’intesa sulle aperture domenicali dei negozi. Il testo base della regolamentazione, presentato dal relatore leghista Andrea Dara, è arrivato in commissione Attività produttive. Il provvedimento, dopo l’esame della Camera, passerà al Senato. Le attività commerciali resteranno aperte per 26 domeniche all’anno (su un totale di 52). Chiusura prevista, invece, per 12 festività (sia laiche che religiose), ma con deroga per 4 giorni festivi che le Regioni potranno stabilire autonomamente. Si arriva, dunque, a un totale di 30 aperture. Il testo prevede una deroga anche per i negozi situati nei centri storici e per le cosiddette attività “di vicinato“: queste categorie potranno restare aperte tutte le domeniche, a eccezione delle festività. Chi non rispetterà la norma sarà soggetto a una multa dai 10mila ai 60mila euro.

L’accordo Lega-M5S

L’accordo è arrivato dopo mesi di contrattazione tra i due partiti di governo, che hanno fatto fronte comune contro la liberalizzazione voluta da Mario Monti. Con il no alle aperture ogni domenica del mese, l’obiettivo è tutelare i piccoli commercianti dalla concorrenza della grande distribuzione. Il Movimento avrebbe voluto l’apertura del 25% degli esercizi commerciali, mentre la Lega puntava a un tetto di sole 8 aperture extra.

Per la presidente della commissione Attività produttive, Barbara Saltamartini, si tratta di una “buona sintesi tra le diverse e per certi versi distanti posizioni emerse in questi mesi in commissione, anche alla luce delle oltre 40 audizioni svolte. Credo che la sintesi politica migliore sia quella di un testo dove si prevedono ‘aperture con buonsenso’ recependo l’appello dei lavoratori domenicali e al contempo garantendo per gli esercizi commerciali un numero di aperture a mio parere equilibrato”.

Negozi aperti, le deroghe

Particolare attenzione è stata riservata alle mete turistiche, dove le aperture potranno essere concentrate in alta stagione, quando più alto è il numero di potenziali acquirenti. Nel caso delle località marittime, i negozi resteranno aperti nelle domeniche da aprile a settembre. In montagna, invece, le aperture saranno concentrate da dicembre a marzo (per la stagione sciistica) e da luglio ad agosto (per gli appassionati di trekking). Sarà consentita l’apertura tutte le domeniche alle rivendite di generi di monopolio e alle attività commerciali in villaggi turistici, alberghi e campeggi, così come in stazioni, autostrade, porti e aeroporti. Non ci saranno vincoli neanche per cinema, artigianato locale, edicole, pasticcerie e rosticcerie, librerie, fiorai e gastronomie.