> > Tav, Di Maio "Finché il M5S è al governo, non ha futuro"

Tav, Di Maio "Finché il M5S è al governo, non ha futuro"

Tav, Di Maio e il M5S

Il vicepremier Luigi Di Maio ha dichiarato che, finchè il M5S resterà al governo, la Tav Torino-Lione "non ha storia e non ha futuro".

Mentre il vicepremier Matteo Salvini visita il cantiere di Chiomonte e annuncia la prosecuzione dei lavori sulla tratta Torino-Lione, il suo collega Luigi Di Maio ribadisce il no del M5S alla costruzione della Tav. “Finché ci saremo noi al governo, la Tav non avrà futuro“, ha dichiarato il leader pentastellato durante il viaggio in Abruzzo per sostenere la candidata Sara Marcozzi alle elezioni regionali. Secondo il ministro del Mise, il cantiere del tunnel “è a zero. Non è stato scavato ancora un solo centimetro: c’è solo un tunnel geognostico”. È evidente la contraddizione rispetto a quanto dichiarato da Salvini, secondo cui “ci sono 25 chilometri già scavati nella montagna. Sono fiducioso che la Tav si faccia”. Due posizioni, quelle di Lega e M5S, che appaiono difficilmente conciliabili, nonostante i tentativi del leader del Carroccio di tranquillizzare gli elettori: “Non mi farete mai litigare con i 5 Stelle. La stabilità di governo non è messa in discussione”.

Di Maio “La Tav è un’opera inutile”

“Sono le peggiori lobby quelle che la vogliono”, ha continuato Di Maio. “Quando tutti quei signori che hanno sostenuto l’opera, come Renzi e Berlusconi, stanno da una parte, il M5S sta dall’altra, ovvero dalla parte delle opere utili. Come una nuova metropolitana a Torino, una linea Roma-Pescara, una linea Roma-Matera, una linea Tav Palermo-Catania. Ciò dalla parte delle opere da fare. Quando quei signori dei grandi potentati economici che hanno ridotto questo Paese in queste condizioni cominciano a tifare per un’opera inutile come la Torino-Lione, il M5S sta dall’altra parte”.

Sì alla velocizzazione dei cantieri

Il vicepremier si è detto “d’accordo sul velocizzare i cantieri. Ho visto tanti appelli e io propongo subito un tavolo con l’associazione nazionale costruttori italiani per scrivere un decreto legge che velocizzi le procedure dei cantieri. Non possiamo smantellare il codice degli appalti con una legge ordinaria. Dobbiamo farlo con urgenza. Acceleriamo i cantieri: non sono chiusi, semmai sono lenti, ma sono tutti aperti e stanno funzionando“.