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Cecile Kyenge, il marito si candida con la Lega "Persone perbene"

Il marito di Cecile Kyenge si candida con la Lega

Domenico Grispino, marito della deputata dem Cecile Kyenge, ha annunciato che si candiderà con la Lega alle comunali di Castelfranco Emilia.

Domenico Grispino, marito dell’eurodeputata dem Cecile Kyenge, ha annunciato che si candiderà con la Lega per le elezioni comunali di Castelfranco Emilia. Lo ha dichiarato ai microfoni della Zanzara, su Radio24. “Ho firmato per Salvini ai banchetti della Lega, entrerò in lista alle comunali di Castelfranco Emilia. Metto a disposizione della Lega quello che so, le mie competenze. Sono persone perbene“, ha affermato. Una dichiarazione inaspettata, perché arriva per bocca del coniuge della deputata vittima di insulti razzisti da parte di diversi esponenti di punta del Carroccio, primo fra tutti Roberto Calderoli. “Io penso per me, ognuno pensa per sé. Con mia moglie non parlo mai di queste cose”, si è giustificato Grispino.

Grispino “Aiutiamoli a casa loro”

“Sono a favore dello slogan ‘aiutiamoli a casa loro‘”, ha continuato il marito di Cecile Kyenge. “Bisogna creare dei punti strategici in Africa di attrazione delle persone. Ma mica con cattiveria. Salvini non è disumano, penso che sia una macchina da guerra per avere consensi. Poi ci sono altri personaggi a cui sono più vicino, come Giorgetti. Alle europee non voterò Pd, il partito di mia moglie. Le persone che ho conosciuto a Castelfranco sono molto in sintonia con me e tutt’altro che aggressive”. Sul caso Diciotti e sul possibile processo a Salvini, ha commentato: “Finirà nel nulla. Se uno prende una linea poi non può cambiare. È evidente che Salvini lo fa per svegliare l’Europa, sta facendo bene“.

Kyenge, gli insulti razzisti

Era il 2013 quando il ministro leghista Roberto Calderoli paragonò la dem Cecile Kyenge a “un orango“. Un insulto che non rimase isolato. Fabio Ranieri, segretario della Lega Nord dell’Emilia, pubblicò su Facebook una foto della deputata ritoccata, in cui il suo viso era sostituito con quello di una scimmia. “La Lega è razzista“, accusò Kyenge durante una festa dell’Unità a Parma. Un’affermazione per cui è stata accusata di diffamazione dal vicepremier Salvini, che la chiamò a difendersi al tribunale di Piacenza.