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Decreto Semplificazioni, Governo pone la fiducia: proteste in aula

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Le proteste di Pd e Forza Italia dopo l'annuncio in Aula: "Al parlamento non è consentito esprimersi". Indetta conferenza dei capigruppo.

Il governo ha posto la fiducia sul decreto Semplificazioni, contenente misure in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la Pubblica Amministrazione. Si tratterebbe dell’ennesimo provvedimento (il più noto è la manovra finanziaria, ricorda il Fatto Quotidiano) su cui l’esecutivo ha posto la questione fiduciaria. Dopo l’annuncio da parte del ministro dei rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro, è scoppiata la bagarre in Aula, con la protesta delle opposizioni. Già approvato dal Senato, il provvedimento deve essere convertito in legge entro il 12 febbraio 2019. Sospesa la seduta sarebbe già stata indetta la conferenza dei capigruppo per stabilire tempi e modalità di voto.

Le proteste in Aula

Dure le proteste dei parlamentari che denunciano “l’espropriazione” del legislativo. In particolare, per il Pd ha perso la parola Enrico Borghi: “Ormai è diventata una consuetudine da parte del governo del cambiamento di non dare al parlamento la possibilità di esprimersi – ha detto il deputato -. Ma doveva potersi esprimere il parlamento su un provvedimento su cui è dovuto intervenire il presidente della Repubblica”. Il decreto, come ricorda il Fatto Quotidiano, era già arrivato al Parlamento alleggerito di alcune norme a seguito delle perplessità filtrate dal Quirinale in merito ad un dl considerato troppo eterogeneo.

Bocciata la questione pregiudiziale Forza Italia

L’Aula aveva bocciato la questione pregiudiziale di costituzionalità presentata dalla deputata di Forza Italia Annaelsa Tartaglione che definiva il provvedimento”Disorganico e disomogeneo”, contenente una serie di norme non “riconducibili al già ampio oggetto del decreto”. Proteste anche da parte Simone Baldelli. Il forzista ha sottolineato come l’annuncio di Fraccaro sia una sorta di liberazione: “Fa cadere il velo di ipocrisie del suo partito – dice Baldelli in riferimento alle posizioni dei Cinque Stelle sulla fiducia -. Siamo in tempi di saldi e Fraccaro applica il tre per uno, mette una fiducia al prezzo di tre”.