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Caso Diciotti, scontro in Giunta su allegati alla memoria di Salvini

caso Diciotti

Gasparri scioglie il nodo "irricevibilità" sulle memorie allegate a quella di Salvini, questione sollevata da Pietro Grasso in Giunta Autorizzazioni.

Maurizio Gasparri, Presidente della Giunta per le Autorizzazioni, annuncia che gli allegati alla memoria difensiva di Matteo Salvini sul caso Diciotti, firmati da Giuseppe Conte e Luigi Di Maio, saranno acquisiti regolarmente. A sollevare la polemica l’ex presidente della Camera Pietro Grasso. Il voto finale sull’autorizzazione o meno a procedere contro il ministro dell’Interno, accusato dal Tribunale dei Ministri di Catania di sequestro di persona, è previsto tra il 19 e il 20 febbraio 2019.

Ok a memorie allegate

“Tra mercoledì 13 e giovedì 14 febbraio 2019 ben nove ore di discussione, un tempo congruo per valutare bene la materia che è delicata: prevedo il voto finale della Giunta tra il 19 e il 20 febbraio” annuncia Maurizio Gasparri, riferendosi al caso Diciotti. Il Presidente della Giunta per le Autorizzazioni scioglie quindi il nodo sull’irricevibilità delle memorie allegate a quella del ministro Matteo Salvini, quelle cioè che portano la firma del premier Giuseppe Conte, del vicepremier Luigi Di Maio e del ministro dei Trasporti Danilo Toninelli.

A sollevare la polemica il leader di Liberi e Uguali Pietro Grasso, il quale aveva spiegato che “a norma di regolamento le memorie in questi casi provengono dagli interessati e invece gli allegati sono stati firmati da Di Maio e Conte”, aggiungendo: “Si impone la trasmissione di questi atti al tribunale dei ministri perché la partecipazione del Governo non era conosciuta al tempo”.

Nella sua memoria difensiva il ministro dell’Interno assicura di aver agito nell’esclusivo interesse dell’ordine pubblico, dopo una decisione presa collegialmente con l’esecutivo e come sancito nel contratto di governo.

Conte: “mia ogni responsabilità”

Posizione confermata dal premier Giuseppe Conte il quale, nel documento allegato a quello di Salvini, precisa: “Le azioni portate avanti dal ministro dell’Interno si pongono in attuazione di un indirizzo politico-internazionale, che il Governo da me presieduto ha sempre coerentemente condiviso fin dal suo insediamento. – chiarendo infine – Di questo indirizzo, così come della politica generale del Governo, non posso non ritenermi responsabile, ai sensi dell’articolo 95 della Costituzione”.

In Giunta per le Autorizzazioni non c’è stato comunque alcun voto riguardo l’acquisizione o meno degli allegati. La decisione è stata infatti adottata unicamente da Maurizio Gasparri, esponente di Forza Italia.