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Diciotti, Salvini presenta in Giunta la memoria difensiva

Salvini, caso Diciotti

Salvini ha presentato alla Giunta per le Immunità la memoria per il caso Diciotti, corredata da documenti firmati da Conte, Di Maio e Toninelli.

Il vicepremier Matteo Salvini ha presentato alla Giunta per le Immunità del Senato la memoria sulla quale i senatori sono chiamati a esprimere un giudizio. La Giunta potrà dunque accettare la richiesta del Tribunale dei ministri di Catania, e mandare a processo il vicepremier per il caso Diciotti, o proscioglierlo dalle accuse. Secondo quanto riportato da TgCom24, la memoria conterrebbe le dichiarazioni di persone coinvolte nella vicenda che attestano che la decisione del ministro è stata “un’iniziativa del governo italiano, coerente con la politica dello Stato sui flussi migratori, peraltro risultante anche dal contratto di governo. Non può essere svilita come mera presa di posizione politica avulsa dal contesto generale delle strategie governative, specialmente in occasione di un salvataggio avvenuto solo per far fronte alle omissioni di Malta”.

Caso Diciotti, la difesa di Salvini

Salvini ha inoltre sottolineato come la memoria dimostrerebbe “in maniera netta come ogni azione del titolare del Viminale abbia avuto esclusivamente una finalità di pubblico interesse“. Nel dossier si ripercorrono i momenti cruciali della vicenda, dal salvataggio da parte nave della Guardia costiera al suo arrivo a Catania il 20 agosto 2018, fino al presunto sequestro di persona. “Il ministro dell’Interno ha il dovere, prima ancora che il potere, di tutelare”, continua il documento. “Non si può tacere che l’azione attuativa dell’indirizzo governativo costituisce perseguimento di un preminente interesse pubblico rappresentato anche dalla salvaguardia dell’ordine e della sicurezza pubblica, [messe] a repentaglio da un indiscriminato accesso nel territorio dello Stato”. Lo stesso concetto, ha riferito il vicepremier, è stato espresso anche da Giuseppe Conte “nella sua informativa in Parlamento del 12 settembre”.

Lega “Memoria tecnica, non politica”

Non si tratta di una memoria politica ma tecnica, assicurano fonti della Lega. “Tale è il giudizio che la giunta deve dare sul caso Diciotti. [Il documento] non entra nel merito della sussistenza o meno del reato di sequestro e non contiene, contrariamente a quanto scritto oggi da alcuni giornali, attacchi di sorta ai giudici”.

Il testo è corredato da altri due documenti, firmati rispettivamente dal premier Conte e dai ministri del Mise e dei Trasporti, Di Maio e Toninelli. La giunta per le Immunità leggerà il testo nella mattinata di giovedì 7 febbraio.