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"Appendino Appesa", la sindaca di Torino ora è sotto scorta

Appendino

La sindaca di Torino Chiara Appendino è stata messa sotto scorta in seguito alle minacce ricevute da alcuni anarchici.

Come riporta il quotidiano Repubblica, Chiara Appendino, sindaca di Torino, è stata messa sotto scorta dalla giornata di sabato 9 febbraio in seguito alle minacce ricevute dagli anarco-insurrezionalisti partecipanti al corteo contro lo sgombero del centro sociale Asilo. “Appendino appesa”, questa la frase incriminata che ha messo in allarme la Digos, tanto da decidere di affidare degli uomini armati a difesa della prima cittadina in quota cinque stelle. La scritta intimidatoria, dai primi riscontri, non sembrerebbe però correlata alle minacce già ricevute dalla sindaca nel mese di novembre 2018, quando pervenne sulla sua scrivania una lettera di minaccia rivolta a lei e alla sua famiglia.

Parla il questore di Torino

In questo caso, il pericolo deriva – come spiega il questore di Torino Francesco Messina – dall’alleanza tra anarchici di stampo insurrezionalista e antagonisti, i quali poco ci azzeccano con l’anarchia, ma che per la maggiore si rifanno a tattiche militari applicate alla protesta di piazza con il fine del sovvertimento dell’ordine democratico.

Una vera e propria chiamata alle armi

La maggiore sorpresa, sta infatti nel constatare le diverse anime che hanno dato vita alla protesta di domenica nel capoluogo piemontese: «C’è stata una chiamata alle armi. I manifestanti provenivano da tutta Europa e hanno messo in atto delle vere e proprie strategie militari» dichiara sempre il questore di Torino Francesco Messina a margine delle proteste. Tra le anime della manifestazione infatti troviamo altri centri sociali torinesi come Askatasuna, Maniutana, gli immancabili No Tav, e anche le due ex M5S, nonché rispettivamente consigliere comunali di Torino e Giaglione, Debora Montalbano e Monica Gagliardi.