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Dimartedì, Di Battista al pubblico: "Oggi non applaudite?"

di battista di martedi

Alessandro Di Battista, ospite da Giovanni Floris a Dimartedì su La7, reagisce stizzito al mancato applauso del pubblico nei suoi confronti.

Durante la puntata di Dimartedì su La7, condotto come sempre da Giovanni Floris, si è consumato un siparietto tra lo stesso conduttore romano e il grillino Alessandro Di Battista. Subito dopo la fine di una risposta particolarmente concitata fornita dall’esponente 5 stelle al conduttore, il grillino si è momentaneamente alterato per non aver ricevuto il solito applauso “televisivo” dal pubblico presente in studio, dando vita ad un momento a metà tra il sarcastico e l’imbarazzante.

Il siparietto

Queste le parole piccate di Di Battista: “Oggi non applaudite nessuno? Grazie” e una volta partito il tanto desiderato applauso, rincara la dose “Si può, lo potete fare. Non vi hanno fatto il gesto?”. Gli risponde a tono il giornalista chiedendogli ironicamente: “Vuole che glie ne chiamiamo qualcuno in più?“.

L’intervista a Di Battista: i punti chiave

L’intervista che ha visto protagonista l’importante esponente del Movimento, a margine del quale si è consumato il sopra citato siparietto, si è sviluppa intorno a tematiche legate alla Tav, al Pil in calo e all’economia, per poi concludere con le difficoltà del M5s riscontrate dai sondaggi e soprattutto, dalla sconfitta a livello regionale in Abruzzo.

In particolare, riguardo il tema estremamente caldo della Tav, Di Battista ha affermato che l’analisi costi-benefici, in quanto affidata ad un team di esperti, andrebbe letta con attenzione prima di essere giudicata. Successivamente, ha sostenuto che anche Salvini dovrebbe leggere l’analisi e superare la “posizione ideologica” non concreta che, secondo l’esponente dei 5 stelle, gli fa sostenere ancora il progetto. Smentisce inoltre che il Movimento sia contro il progresso: “è una balla. Si devono spendere i soldi per fare opere, non fare opere per spendere soldi”. Per quando riguarda il caso Diciotti e l’eventuale processo di Salvini, Di Battista dichiara invece che lui al posto del vicepremier leghista si farebbe processare.