> > Sicilia, il presidente Musumeci valuta le dimissioni. Stallo all'Ars

Sicilia, il presidente Musumeci valuta le dimissioni. Stallo all'Ars

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Giorni di alta tensione nella giunta siciliana, dove la poltrona del presidente Nello Musumeci è a rischio durante l'approvazione della Finanziaria.

Accese discussioni a Palazzo d’Orleans, dove si parla di dimissioni del presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, a causa dei difficili accordi sulle manovre finanziarie in una regione che, economicamente, è con l’acqua alla gola.

Sicilia, Musumeci vicino alle dimissioni

Veleni all’Ars, l’Assemble Regionale Siciliana: sembra che il presidente della Regione Nello Musumeci fosse vicino a dare le dimissioni, dopo i malumori in commissione Bilancio, in cui si sta cercando di trovare l’accordo per un maxiemendamento finanziario da oltre 40 giorni. A chiedere le dimissioni del presidente della regione Sicilia, era stato ieri il capogruppo del PD, Giuseppe Lupo; questi lo aveva proclamato a gran voce a nome del partito a Sala d’Ercole. Il capogruppo del M5S, Francesco Cappello, aveva detto, in modo più velato “O si libera dalle zavorre che lo frenano e scrive assieme a noi quattro riforme per salvare la Sicilia o vada a casa”. Tutto questo mentre lo stesso Musumeci era a Roma, invitato da Bruno Vespa a partecipare al suo programma in onda su Rai Uno.

Gli attacchi di M5S e PD al presidente

A Palazzo d’Orleans si discute di “salvare la Sicilia” in seguito alla volontà della giunta di liberare risorse da distribuire nella manovra asfittica; l’intenzione sarebbe di raggiungere questo risultato recuperando i soldi dell’Iva da versare allo Stato. Sarebbe questo l’unico modo di coprire alcuni dei tagli della Finanziaria. Nell’attesa che la maggioranza trovi la quadra, tra toni molto accesi, il capogruppo M5S Francesco Cappello ha ritirato il braccio teso che fino ad allora avevano offerto i pentastellati “Musumeci ha risposto alla nostra proposta e ha detto che non ci saranno ribaltoni né patti, ma nessuno di noi ha mai parlato di ribaltoni. A noi interessa il bene della Sicilia. Nello, sai che facciamo? Chiudiamo definitivamente queste penne, le mettiamo in tasca e ti aspettiamo in Aula perché lì dovrai dare conto e ragione di questa farsa che si produce da più di 40 giorni”. Come riportato da Meridionews, è allineata, per una volta, la posizione del PD, comunicata da Giuseppe Lupo “Perfino alcuni deputati della stessa maggioranza non condividono questa legge di stabilità che, come il PD ha ribadito più volte, colpisce il mondo del lavoro, le fasce sociali più deboli, la cultura, e non contiene nessuna misura per lo sviluppo. Questa manovra così com’è è un disastro – aggiunge – e va riscritta in modo da liberare le risorse disponibili ed evitare tagli indiscriminati che affosserebbero la Sicilia”.