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Europee 2019, Salvini "Nessun gruppo unico col M5S"

Salvini su Europee con M5S

Intervistato da Rtl 102.5, Matteo Salvini ha commentato un'eventuale alleanza col M5S alle europee, il dossier Alitalia e l'arresto dei coniugi Renzi.

Ai microfoni dell’emittente radiofonica Rtl 105.2, il vicepremier Matteo Salvini respinge l’ipotesi – ventilata dal leghista Claudio Borghi – di un’alleanza col M5S in vista della creazione di un gruppo unico con cui presentarsi alle elezioni europee di maggio 2019. “Non sto ragionando di gruppi unici e di alleanze”, ha assicurato il leader del Carroccio. “Le europee saranno un’opportunità di cambiamento. Come Lega abbiamo le idee chiare su come si deve cambiare l’Europa. Abbiamo già i nostri alleati a livello internazionale. Sugli equilibri politici scopro sui giornali di pensare cose che non sapevo che io pensassi”.

Salvini su Alitalia

Il vicepremier è stato interpellato anche a proposito del dossier Alitalia. Secondo fonti governative, è possibile che l’intervento dello Stato arrivi fino al 51%. “A me interessa che chi deve arrivare in Italia ci arrivi”, ha commentato Salvini. “Il turismo per noi è come il petrolio per l’Arabia Saudita. Mi interessa che non ci sia una compagnia di bandiera venduta o svenduta a compagnie estere che poi farebbero gli interessi dei loro Paesi. È troppo importante avere una compagnia di bandiera che punti sull’Italia e che riapra alcune rotte che sono state chiuse”.

L’arresto dei coniugi Renzi

Sul caso dell’arresto dei genitori di Matteo Renzi, il ministro dell’Interno ha mantenuto una posizione neutrale affermando: “Non conosco l’inchiesta e non mi permetto di giudicare il lavoro dei magistrati. Da avversario politico non ho niente da festeggiare, perché le battaglie le voglio vincere con le idee, con i fatti. Voglio che gli italiani scelgano Salvini non perché hanno arrestato due anziani genitori. Io festeggio quando arrestano i camorristi”.

Le manette di Giarrusso

Commentando il gesto delle manette fatto dal senatore pentastellato Mario Michele Giarrusso dopo il voto della Giunta per le immunità, il vicepremier ha dichiarato: “Evidentemente è stato un eccesso. Ma sentirsi insultare dai senatori del Pd può far perdere i nervi. Conosco Giarrusso, è tutt’altro che un manettaro”.