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Sicilia, M5s: "Parlamento regionale costa più della Casa Bianca"

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Il M5S compie un report sul Parlamento siciliano e scopre che mantenerlo costa più di 1000 euro al minuto, più della Casa Bianca.

Il Parlamento della Regione Sicilia costa agli italiani circa 1000 euro al minuto. Questo secondo quanto emerso da un dossier del gruppo M5s sull’attività dell’Ars 2018. Il calcolo è semplice: ore lavorate (246 e 33 minuti) in rapporto a 15 milioni, gli euro spesi per pagare le indennità dei parlamentari dell’isola che, tra le altre cose, hanno lavorato una media di 7,52 giorni al mese, per un totale di 87 giorni in un anno.

I dati sono surreali

Secondo i dati del report effettuato dai 5 stelle, la Casa Bianca costerebbe meno del Parlamento siciliano; essendo che il Parlamento siciliano costa 137 milioni all’anno contro i 136 della White House. Inoltre, le ore lavorate nell’intero 2018 dal Parlamento siciliano, equivarrebbero ad un mese e mezzo di un qualsiasi lavoratore full-time. “A parte gli atti dovuti e quindi i documenti finanziari non c’è stata una riforma, un testo normativo che sapesse risolvere un problema dei siciliani” ribadiscono i 5 Stelle. Poi, la contestazione passa alla qualità del lavoro svolto: “Se scomputiamo dalle leggi approvate l’anno scorso i documenti finanziari rimane poca cosa mentre nel primo anno del governo Crocetta c’erano più testi normativi di riforma e meno atti dovuti, di bilancio. Abbiamo un’arma straordinaria che è lo Statuto, ma non lo utilizziamo per la principale attività che questo ci consente di fare: legiferare”.

Ma qualcuno lavora al Parlamento siciliano?

La risposta, per quanto non scontata, sembrerebbe essere positiva. Tra i parlamentari più attivi troviamo con il 44, 75% di atti parlamentari presentati quelli del Movimento 5 Stelle. Al secondo posto i rappresentati del Pd con il 20,82% e DiventeràBellissima con il 10,18%. I meno operosi sono invece Sicilia Futura con 0,52% e Fratelli d’Italia con poco più del 2%.

Il presidente dell’Ars Micciché ha dichiarato che presenterà una querela nei confronti del Movimento 5 Stelle per aver diffamato il Parlamento e diffuso dati fasulli.