> > Tria smentisce: "Mai parlato di aumento Iva o di manovra correttiva"

Tria smentisce: "Mai parlato di aumento Iva o di manovra correttiva"

Giovanni Tria

Il ministro dell'Economia smentisce che l'Italia dovrà correggere i conti pubblici. Dall'UE però si attende un giudizio negativo sulla manovra.

“Non ho mai parlato di aumenti dell’Iva né di manovre sui conti pubblici. Non c’è nessun contrasto in seno al governo su questi temi. Temi che peraltro ieri (26 febbraio 2019, ndr) non sono stati oggetto di nessuna decisione”. E’ in questa maniera, attraverso una nota pubblicata sul sito del MEF, che il ministro dell’Economia Giovanni Tria smentisce “nel modo più categorico”, le ricostruzioni giornalistiche apparse il 27 febbraio su alcuni quotidiani, circa la riunione che si è svolta a Palazzo Chigi martedì.

Tria smentisce attriti nel governo

In una successiva nota “ad integrazione della precedente smentita”, Tria chiarisce inoltre “in modo altrettanto categorico di aver mai riferito, durante la stessa riunione a Palazzo Chigi, di presunte discussioni avute nel corso di una presunta cena con imprenditori a Milano“. “Cena mai avvenuta” precisa infatti il ministro, aggiungendo di non recarsi a Milano “da mesi”.

Giovanni Tria nei giorni scorsi aveva avuto alcune frizioni all’interno della maggioranza in particolare sulla realizzazione del Tav Torino-Lione. “Non mi interessa l’analisi costi-benefici. Il problema non è la Tav, il problema è che nessuno verrà mai a investire in Italia se il Paese mostra che un governo che cambia non sta ai patti, cambia i contratti, cambia le leggi e le fa retroattive” aveva dichiarato il ministro.

A stretto giro era arrivata la replica di Danilo Toninelli che aveva ammonito il collega di governo affermando: “Tria ha dimenticato che c’è un contratto di governo, lui dovrebbe ricordarlo, si atterrà a quello che c’è scritto“.

Da UE giudizio negativo sulla manovra

Anche se il ministro dell’Economia a più riprese ha negato che l’Italia sarà costretta a varare una manovra correttiva perché il nostro Paese è “tra la stagnazione e la recessione” e l’idea di aumentare le tasse e ridurre le spese “non è utile”, l’UE sarebbe sul punto di esprimere un giudizio negativo in merito alla nostra legge di bilancio.

Mentre in Senato arriva il primo via libera al cosiddetto Decretone, la Commissione europea continua a nutrire infatti dubbi sulla manovra, poiché convinta che quota 100 che non farà salire l’occupazione e l’aumento dei consumi previsto grazie al reddito di cittadinanza sarà limitato appeno allo 0,15%.