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Primarie Pd, Renzi: "Chiunque vinca non tema guerriglia"

Primarie Pd, Renzi assicura niente guerriglia

L'ex segretario ha fatto gli auguri a Zingaretti, Martina e Giachetti e ha ricordato che "non è un voto contro Renzi, ma per l'Italia".

A poche ore dall’apertura dei gazebo dove si svolgeranno le votazioni per eleggere il nuovo segretario del Partito democratico, l’ex leader Matteo Renzi ha rivolto parole di distensione e rassicurazione ai tre candidati. Attraverso la pagina della sua e-news agli iscritti al partito (citata da Repubblica), ha fatto gli “auguri a Martina, Zingaretti e Giachetti. Mi fa piacere che tutti e tre abbiano escluso accordi con i Cinque Stelle e ritorni al passato. Chiunque vinca non dovrà temere da parte mia alcuna guerriglia come quella che ho subito io”.

Verso le primarie del Pd

L’ex segretario ha poi accusato alcun media di invitare ad “andare a votare ‘contro Renzi’. Io penso che sia il riflesso condizionato di chi a sinistra combatte da sempre il Matteo sbagliato. Le primarie del Pd sono per l’Italia, al massimo sono contro Salvini e Di Maio. Ok, anche se votasse meno gente dell’altra volta non significa nulla: il Pd è l’unica forza politica che si affida alla democrazia, altro che piattaforma Rousseau”, con riferimento al portale del M5S recentemente utilizzato per la consultazione popolare sul caso Diciotti.

L’attacco di Renzi al governo

Renzi ha concluso ringraziando tutti i “volontari dei gazebo” ed esprimendo considerazioni positive “sul futuro dell’economia mondiale, perché penso che Usa e Cina faranno l’accordo sul commercio. Sono preoccupato invece per il futuro dell’economia italiana, perché il Pil scende (e il debito sale, occhio alle agenzie di rating please), il lavoro arranca, l’industria dell’auto rischia, la fiducia stenta”. Una situazione drammatica a cui un governo che “dorme” non sa dare risposte, ha sentenziato il senatore dem. “In questo scenario il premier Conte annuncia un piano anti dissesto idrogeologico che era un piano realizzato da noi cinque anni fa (“Italia sicura”) e nessuno ricorda che proprio Conte, come primo atto, aveva chiuso la nostra unità di missione e liquidato il progetto “Casa Italia”. Hanno fatto perdere otto mesi e tanto Pil all’Italia con la loro incompetenza. E adesso vediamo che cosa si inventano per giustificare la marcia indietro sulla Tav“.

Tutto pronto per il voto

Nel frattempo, tutto è pronto per il voto del 3 marzo. Sono oltre 7mila i seggi (di cui 150 all’estero, in tutti i continenti) che apriranno alle ore 8 per chiudere alle 20, grazie all’ausilio di 35mila volontari. Seggi speciali saranno istituti anche nelle case di riposo e negli ospedali. Le primarie porteranno all’elezione non solo del segretario del partito ma anche dell’Assemblea nazionale dem, che il 17 marzo si riunirà per ratificare il risultato delle urne.

I candidati alla segreteria sono Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio; Maurizio Martina, ex segretario reggente; il deputato Roberto Giachetti. La prima fase del congresso ha visto in netto vantaggio Zingaretti, con il 47% delle preferenze, contro il 36% di Martina e l’11% di Giachetti.