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Fabio Fazio e il viaggio in Francia da Macron: "Pagato di tasca mia"

Fazio sul viaggio in Francia da Macron

"I soldi del biglietto per andare a Parigi li ho spesi di tasca mia. Non è costato nulla alla Rai", ha dichiarato il conduttore.

Il viaggio di Fabio Fazio in Francia per intervistare il presidente Emmanuel Macron ha suscitato svariate polemiche, non solo a causa della recente crisi diplomatica (poi rientrata) culminata con il richiamo dell’ambasciatore francese a Roma, ma anche per via di motivazioni economiche. Il conduttore di Che tempo che fa è stato infatti accusato di aver utilizzato soldi della televisione pubblica, dunque dei cittadini, per finanziare la trasferta.

La difesa di Fazio

Diversi deputati di FdI, tra cui Federico Mollicone e Francesco Lollobrigida, hanno dichiarato: “Non solo ci aspettiamo che Fabio Fazio chieda conto al presidente Macron delle sue sconsiderate politiche neocolonialiste in Africa, ma vorremmo sapere anche a quanto ammontano le spese totali del viaggio all’Eliseo per la realizzazione di questa intervista”, si legge su TPI. “I cittadini hanno il diritto a sapere in che modo vengono utilizzati i soldi del servizio pubblico. Fratelli d’Italia è pronto a portare il caso in Vigilanza”. La risposta del conduttore non si è fatta attendere ed è giunta durante la trasmissione, andata in onda domenica 3 marzo: “Voglio sottolineare che i soldi del biglietto per andare a Parigi li ho spesi di tasca mia. Non è costato nulla alla Rai“.

Al momento, riporta TPI, non è noto se i vertici della Vigilanza abbiano accolto le richieste dei deputati FdI e se prenderanno provvedimenti. Nelle stesse ore, è in atto anche la contrattazione tra Fazio e l’ad Fabrizio Salini a proposito della possibile riduzione dello stipendio del conduttore.

Le accuse di FdI

Tra le accuse mosse a Fazio c’è anche quella di esprimere posizioni eccessivamente di sinistra e ostili al governo gialloverde. “Fazio opera un sistematico condizionamento culturale e politico dell’informazione attraverso monologhi senza possibilità di contraddittorio”, ha dichiarato Mollicone. Il deputato ha inoltre accusato il conduttore di invitare in trasmissione “intellettuali schierati ideologicamente, come ad esempio è successo con le numerose ospitate di Roberto Saviano“. L’Agcom, ha annunciato Mollicone, “sta già vigilando sul rispetto del pluralismo. È importante che il tema vada allargato a tutti i contenuti informativi e di intrattenimento”.