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Nicola Zingaretti eletto segretario del Pd: trionfa con il 70% dei voti

Nicola Zingaretti

"Il Pd sarà unità e cambiamento, viva la democrazia": Le prime parole di Nicola Zingaretti neo segretario del Partito Democratico con il 70% dei voti.

“Viva la democrazia italiana, che dà lezioni ogni volta che può, sono contento per l’Italia”. Sono le prime parole del neo eletto segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti. Una vittoria schiacciante la sua, oltre un milione di voti pari al 70% delle preferenze espresse da circa 1,7 milioni di persone, secondo quanto riferito dal Comitato organizzatore delle Primarie del Pd. Il governatore del Lazio, che poco dopo la vittoria ha ricevuto gli auguri di “Buon Lavoro” e i complimenti telefonici rispettivamente da Maurizio Martina e da Roberto Giachetti, ha parlato dell'”ennesimo segnale di un risveglio democratico che c’è nel paese nell’era del governo gialloverde”. Il neo segretario dem ha confermato il boom di partecipazione di “un popolo che è andato a votare in massa ai gazebo del Pd. Un popolo democratico, che chiede un’alternativa. E – ha aggiunto, nel suo primo discorso post-vittoria – ci sarà un segretario Nicola Zingaretti, nel pieno delle sue funzioni, non condizionato dal gioco delle correnti, con una maggioranza assoluta nel partito che consentirà di aprire una “nuova stagione“.

Zingaretti segretario: “Il Pd sarà unità”

A conti fatti l’affluenza dovrebbe attestarsi intorno a 1,7 milioni di persone, circa 100mila in meno rispetto alle primarie del 30 aprile 2017, con segnali di crescita registrati in particolare nelle grandi città come Roma e Milano. Quello di Zingaretti è l’avvio di un percorso per il completo rilancio del Pd all’insegna della democrazia partecipativa con il cittadino protagonista: “Io – ha specificato il governatore del Lazio parlando dal suo comitato elettorale – non mi intendo capo, ma leader di una comunità in campo per cambiare la storia della democrazia italiana” e “il Pd sarà unità e ancora unità, cambiamento e ancora cambiamento. Penso ai delusi, a chi ci ha criticato, a chi ci ha frainteso e ha votato altre forze politiche che si sono presentate con idee suggestive. Molti sono tornati – ha ricordato nel suo primo discorso da segretario del Pd – stanno tornando e torneranno nel nuovo Pd e nella nuova alleanza, un nuovo campo unitario e combattivo per voltare pagina in questo Paese. E’ un inizio, non illudiamoci, la destra é rocciosa, forte, radicata, non cederà il potere in maniera semplice”.

Il primo messaggio su Facebook

Dopo il discorso, a mezzanotte inoltrata, Nicola Zingaretti ha postato su Facebook il suo primo messaggio da segretario del Pd: “Dedichiamo questa vittoria a Greta, la ragazza svedese che lotta per la salvezza del pianeta. Dedichiamo questa vittoria a tutti i ragazzi che il 15 marzo riempiranno le piazze italiane per la salvezza del pianeta. Dedichiamo questa vittoria – ha aggiunto – ai cinque milioni di poveri che soffrono per le ingiustizie e che noi vi giuriamo aiuteremo a riscattarsi. Dedichiamo questa vittoria ai troppi giovani disoccupati che hanno diritto al lavoro, agli studenti e alle studentesse che vengono ignorati. E ora voltiamo pagina!”

Zingaretti segretario, il commento di Renzi

“Quella di Nicola Zingaretti è una vittoria bella e netta – ha dichiarato l’ex segretario Matteo Renzi non appena appresi i dati relativi alle votazioni alle Primarie del Pd – Adesso basta col fuoco amico: gli avversari politici non sono in casa ma al Governo. Al segretario Zingaretti un grande in bocca al lupo. A Maurizio, Bobo e a tutti i volontari grazie. Viva la “democrazia”.

La Reazione di Matteo Salvini

Nel commentare la vittoria di Nicola Zingaretti, il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha lanciato una esplicita frecciatina al Partito Democratico: “Buon lavoro al nuovo segretario, Nicola Zingaretti, e complimenti per l’organizzazione anche se – ha dichiarato – il dato di oggi è il minimo storico di partecipazione. Rispetto ogni singolo voto espresso ma non posso non vedere che negli ultimi 10 anni la partecipazione al voto alle primarie del Pd si è quasi dimezzata. Dagli oltre 3 milioni del 2009 sono passati nel 2013 (Renzi segretario) a 2.814.000 e nel 2017 a poco più di un milione e 800 mila”. La replica del segretario non si è fatta attendere: “Si vede che gli rode, come si dice a Roma, perché non si aspettava 2 milioni di cittadini… – ha detto il neo segretario dem – Quando fa queste battute sono molto sereno, perché significa che si chiudono nel bunker della gestione del potere”.