> > Via della Seta, governo diviso. Conte: "Con Cina patto limpido"

Via della Seta, governo diviso. Conte: "Con Cina patto limpido"

Via della seta, Conte su patto con Cina

Conte rassicura: "Il patto è perfettamente compatibile con la nostra collocazione nella Nato e nel Sistema integrato europeo".

C’è tensione in Europa e negli Stati Uniti per l’accordo tra Italia e Cina che potrebbe formalizzarsi nel mese di marzo, in occasione dell’incontro a Roma tra i membri del governo italiano e il presidente cinese Xi Jinping. Secondo i vertici di Bruxelles, si apprende da Tgcom24, l’intesa costituirebbe “un rischio per i valori comuni dell’Ue nel lungo periodo”. In un’intervista al Corriere della Sera, il premier Giuseppe Conte ha voluto rassicurare i tradizionali partner commerciali del Paese sull’intesa con Pechino. “Operiamo per un futuro di crescita e sviluppo e il Memorandum con la Cina offre preziose opportunità per le nostre imprese”, ha dichiarato il primo ministro. Il testo dell’accordo “imposta la collaborazione in modo equilibrato e mutualmente vantaggioso“, è “trasparente” e “perfettamente compatibile con la nostra collocazione nella Nato e nel Sistema integrato europeo”, senza “nessun rischio di colonizzazione“.

I dubbi della Lega

Permangono tuttavia i dubbi, non solo in Unione e Usa ma anche all’interno dell’esecutivo gialloverde. Mentre il Movimento spinge per la firma dell’accordo con la Cina, la Lega non nasconde le proprie perplessità. “Se si tratta di colonizzare l’Italia e le sue imprese da parte di potenze straniere, allora no”, ha commentato Matteo Salvini. Non si tratta di pregiudizi, ha precisato, ma di “molta prudenza. Siamo favorevoli al sostegno e all’apertura dei mercati per le nostre imprese. Altre però sono le valutazioni, sempre attente, che occorre fare in settori strategici per il nostro Paese, come telecomunicazioni e infrastrutture”.

M5S: “Riequilibriamo le esportazioni”

Un deciso sì all’accordo arriva da parte dei rappresentanti del M5S. “Questa frattura interna fa male alle nostre imprese e al made in Italy”, hanno commentato fonti del Movimento citate da Tgcom24. “Stiamo lavorando perché le imprese ci chiedono uno sforzo per portare l’Italia nel mercato cinese e non subirlo”. Luigi Di Maio ha sottolineato che l’intesa con Pechino “non è assolutamente l’occasione per noi per stabilire nuove alleanze a livello mondiale e geopolitico, ma il modo per dire che dobbiamo riequilibrare le esportazioni di più sul nostro lato. Un rapporto ora sbilanciato sulla Cina”.

Tria: “Tempesta in un bicchier d’acqua”

“Si sta facendo una gran confusione su questo accordo, che non è un accordo, è un Memorandum of understanding“, ha sottolineato il ministro dell’Economia Giovanni Tria. Nel documento “si ribadiscono i principi di cooperazione economica e commerciale presenti in tutti i documenti europei, nessuna regola commerciale ed economica viene cambiata“. Un tale cambiamento “non sarebbe nelle possibilità italiane, visto che è una competenza europea. Credo che si stia facendo un po’ una tempesta in un bicchier d’acqua“.