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Decretone, il governo pone la fiducia: protesta di Pd e Forza Italia

Decretone, fiducia alla Camera

Protesta dei deputati Pd e Forza Italia, che hanno interrotto il lavoro alle Commissioni: "L'ennesima farsa, una presa in giro del Parlamento".

Il governo ha posto la fiducia alla Camera sul decretone che contiene le norme relative al reddito di cittadinanza e a quota 100. La notizia, riportata dal Fatto quotidiano, è stata annunciata a Montecitorio da Riccardo Fraccaro, ministro per i Rapporti con il Parlamento. Le dichiarazioni in materia sono previste per le 18.15 di mercoledì 20 marzo, mentre il voto inizierà alle 19.35. Una volta chiuse le urne, si procederà all’esame degli ordini del giorno, che proseguirà fino alle ore 23 e riprenderà alle 9.30 del giorno successivo.

La protesta del Pd

Tensione tra maggioranza e opposizione. I deputati del Partito democratico hanno abbandonato i lavori delle Commissioni parlamentari poco prima della decisione relativa alla fiducia. Le Commissioni si erano riunite per discutere le modifiche al decreto sul reddito di cittadinanza. In una nota citata dal Fatto quotidiano, gli esponenti dem hanno definito “una vergogna che le relatrici non sanno neanche spiegare gli emendamenti che hanno firmato. Abbiamo chiesto al governo e alla maggioranza spiegazioni sul contenuto delle nuove norme, ma nessuno è in grado di dare risposte. Siamo al caos totale e non tornano neanche le coperture del provvedimento indicate dal governo”.

Fi: “L’ennesima farsa”

La stessa osservazione è stata avanzata anche dagli esponenti di Forza Italia. I deputati della Commissione Lavoro e affari sociali hanno fatto sapere: “Dopo due settimane in cui abbiamo lavorato giorno e notte, oggi, come già accaduto in passato per altri provvedimenti, dopo aver rinviato più volte l’Aula, ci viene dato solo un quarto d’ora per analizzare 15 emendamenti complessi, nella più totale disorganizzazione anche tecnica dei lavori. Un solo quarto d’ora per analizzare e fare il nostro lavoro di opposizione, entro e non oltre le ore 19 di oggi, con la fiducia che sappiamo già essere imminente. È una colossale presa in giro del Parlamento” e “l’ennesima farsa“.