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Cittadinanza a Ramy, Salvini: "Non ci sono gli elementi"

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Passo indietro di Salvini sulla cittadinanza a Ramy. Il ragazzino: "Voglio diventare italiano, sono nato qui".

Passo indietro sulla decisione di concedere la cittadinanza italiana a Ramy, il ragazzino egiziano che ha sventato l’attacco all’autobus a San Donato salvando tutti i compagni di scuola. Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, dopo l’entusiasmo iniziale, sembra aver fatto marcia indietro: “Ho bisogno di fedine penali pulite, e ovviamente non parlo di ragazzini di 13 anni”. Di Maio è a favore: “Subito la cittadinanza, basta girarci intorno”. Anche lo stesso Ramy ha detto la sua sulla vicenda.

Le parole di Salvini

“Stiamo facendo tutti gli accertamenti del caso. Purtroppo al momento non ci sono gli elementi per concedere la cittadinanza. Le cittadinanze non le posso regalare” ha detto Salvini. Il vicepremier ha poi fatto riferimento a “fedine penali pulite” senza però voler approfondire: “Sarebbe sgradevole entrare nel merito e non lo faccio. Stiamo facendo tutti gli approfondimenti del caso, evidentemente non sul ragazzino di 13 anni ma su altri, perché io la cittadinanza la concedo a chi ha la fedina penale pulita. Penso che tutti abbiano capito di cosa sto parlando. Conto di incontrare Ramy il prima possibile – ha proseguito -, e conto di fare quello che la legge mi permette di fare”.

Ramy risponde a Salvini

“Voglio diventare italiano, sono nato qua – ha detto Ramy -. Volevo vedere cosa sarebbe successo a Salvini se tutti fossero morti. Tutti sarebbero andati contro di lui”. Non ha filtri il ragazzino ostaggio di Osseynou Sy, che con coraggio ha salvato tutti i compagni di scuola grazie ad un gesto di grande coraggio. “Salvini all’inizio ha detto sì, poi no. Di Maio vuole darmela. Quindi mi fido di Di Maio” ha aggiunto.

Di Maio: “Diamo la cittadinanza”

All’estremo opposto rispetto all’idea di Matteo Salvini c’è Luigi Di Maio. Quest’ultimo avrebbe scritto su Facebook: “Su Ramy confido in una rapida risoluzione per quanto riguarda la cittadinanza per meriti speciali. Ho scritto anche ai ministeri competenti per fare in modo che la sua pratica arrivi presto al Consiglio dei Ministri. Mi aspetto che accada, anche Conte è d’accordo. Diamo la cittadinanza a quel bambino”.