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"Lilli Gruber capolista alle Europee": la proposta fa discutere

Lilli Gruber capolista europee

Armando Sofri, in un editoriale sul "Foglio", ha elogiato la conduttrice, indicandola come il miglior candidato dello schieramento europeista.

“Ho ascoltato e visto Lilli Gruber da Fabio Fazio. Penso che non ci siano candidati migliori di lei a guidare un vasto schieramento europeista e democratico alle elezioni europee“. A dirlo, anzi, a scriverlo sul Foglio è Adriano Sofri. L’avanzata dei movimenti sovranisti, in Europa come in Italia (le elezioni del 4 marzo ne sono una prova), ha spinto il cosiddetto schieramento europeista a chiedersi quale sia la migliore strategia per presentarsi come un’alternativa valida in sede europea. Sono molti gli osservatori che hanno levato la voce a favore della nascita di una lista unica, che comprenda partiti e formazioni diverse, a partire dal Pd e LeU. Tra questi compare proprio Sofri.

“Gruber contro i nazionalismi illiberali”

Nel suo editoriale, Sofri parte dall’intervista rilasciata da Lilli Gruber a Che tempo che fa per dimostrare che la conduttrice abbia le caratteristiche necessarie a guidare, con lucidità e determinazione, la coalizione. Per cominciare, non è nuova al mondo politico. Nel 2004 ha raccolto centinaia di migliaia di preferenze come candidata di Uniti per l’Ulivo e ha maturato un’esperienza all’Europarlamento. Inoltre, non solo parla diverse lingue, ma conosce anche “l’altra sponda del Mediterraneo e il Medio Oriente, in cui è stata inviata ed efficace scrittrice”. È determinata come poche altre personalità pubbliche (tra queste, Sofri cita solo Emma Bonino), moralmente integra e gode di grande autorevolezza, ha continuato il giornalista. Senza contare che ha “una vastissima esperienza di figurine pubbliche, che per anni ha convocato alla sua tavola tenendo più o meno a bada la propria competenza mediamente molto superiore alla loro”.

Tuttavia, ammette Sofri, ciò che manca è la certezza che la conduttrice sia disposta ad accettare un ruolo di tale impegno politico. “Forse non ne ha alcuna voglia?“, si domanda il giornalista. “È possibile, probabile, riguarda lei. Avete una candidata, o un candidato, ‘unitario’, migliore, più capace e più efficace?”.