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Mattarella difende Bankitalia, dubbi sulla Commissione banche

Bankitalia, i timori di Mattarella sulla Commissione

Il capo dello Stato ha convocato, separatamente, il governatore della Banca d'Italia Visco e i presidenti Fico e Casellati.

C’è preoccupazione al Colle per il lavoro della Commissione di inchiesta sulle banche. Sergio Mattarella, si apprende dal Corriere della Sera, ha espresso i propri dubbi sull’indipendenza delle istituzioni e sui rapporti tra di esse. Questo, secondo Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia, sarebbe il cuore della questione e per sottolinearlo si è recato al Quirinale per un vertice con il Presidente della Repubblica, a poche ora dalle nuove nomine del direttorio di Bankitalia. A causa dei medesimi timori, lo stesso Mattarella aveva già precedentemente convocato, separatamente, i presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico ed Elisabetta Casellati.

I timori di Mattarella

Ciò che il Colle vuole evitare è che la Commissione punti il dito sulla vigilanza di Bankitalia, mettendo a repentaglio la sua indipendenza. “Sotto esame” al Quirinale è, da un lato, il nome di Gianluca Paragone, il candidato alla presidenza della Commissione sostenuto dalla Lega ma osteggiato dal Movimento; dall’altro, la stessa legge che istituisce l’organo della Commissione, che potrebbe trasformare l’inchiesta in un vero e proprio processo a Bankitalia. La Commissione sarebbe inoltre dotata di poteri estremamente ampi, che le permetterebbero di occuparsi di banche, assicurazioni e agenzie di rating, generando così una forte pressione sui vertici della Banca d’Italia.

Nelle stesse ore, si discute anche delle prossime nomine del direttorio di via Nazionale. La preoccupazione del governatore non riguarda, però, le nomine in sé, quando la modalità con cui queste devono essere effettuate. Tanto la legge italiana quanto l’ordinamento europeo, ha ribadito, affermano che il direttorio di Bankitalia è “indipendente” da ogni tipo di interferenza del potere politico.