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In 20mila al corteo femminista contro il Congresso delle Famiglie

Congresso delle Famiglie

Continua a far discutere il Congresso delle Famiglie. A Verona 20mila persone hanno partecipato al corteo femminista

Inizia con un attacco diretto alla legge sull’aborto il Congresso mondiale delle Famiglie. A Verona marcia del popolo del Family Day con pullman in arrivo da tutta Italia. Tre giorni per discutere, dicono gli organizzatori, di “famiglia, amore, bellezza del matrimonio”.

Il Forum della famiglia di Verona è finito al centro delle polemiche per le idee che vengono promosse dai suoi relatori, che si pongono come obiettivo finale la difesa della famiglia tradizionale. Tra coloro che partecipano al Congresso, vi sarebbe Babette Francis, fondatrice dell’organizzazione Endeavour Forum. La sua partecipazione è stata denunciata dal blog “Le Amazzoni Furiose”, fa sapere Tpi.it. Il primo a lanciare l’attacco è Massimo Gandofini, uno dei principali esponenti dei pro-life italiani, movimento cattolico ultraconservatore di Destra. Al Congresso in distribuzione anche alcuni gadget-shock ispirati alla campagna anti-aborto. Si tratta di una riproduzione in gomma di un feto, accompagnato dalla scritta “L’aborto ferma un cuore che batte”.

Contro il Congresso è sceso per le strade della città degli Scaligeri un corteo femminista che conterebbe ben 20mila partecipanti.

Corteo contro il Congresso delle Famiglie

Nei parcheggi sono stati contati almeno 140 pullman, ma molti manifestanti sono giunti anche con treni e auto private. Si è mosso dal piazzale antistante la stazione di Verona Porta Nuova il corteo di protesta, organizzato nell’ambito delle iniziative “Verona città Transfemminista”.

Congresso delle Famiglie

Secondo una prima stima resa nota dall’Ansa, sarebbero 5mila le persone che si sono radunate, provenienti da tutta Italia, con treni e pullman. Tra le sigle presenti, i sindacati Cgil, Cisl, Uil, le organizzazioni femministe, tra cui “Non una di meno”, ed esponenti del Pd e dei Radicali. Le stime sono state realizzate dalla Questura e dal comando della Polizia municipale.

Si è svolto sulle note di “Viva la libertà” di Jovanotti il flash mob organizzato dalle associazioni femministe di Verona. Il corteo di circa un migliaio di persone è partito dal Teatro k2, dove nella mattinata di sabato 30 marzo si è svolto un dibattito con la partecipazione di esponenti come Laura Boldrini, Livia Turco, Monica Cirinnà. Così riferisce Ansa. La manifestazione è giunta fino al vicino Ponte di Castelvecchio, dove i partecipanti hanno indossato i guanti da cucina, simbolo di una condizione di sottomissione della donna e gesto di dichiarata opposizione nei confronti del Congresso mondiale delle Famiglie. I partecipanti al flash mob hanno poi preso la strada della stazione porta Nuova per ricongiungersi al corteo di protesta del pomeriggio.

L’arrivo di Matteo Salvini

Accompagnato dal clamore della gente, al grido di “Matteo, Matteo!”, il ministro dell’Interno è arrivato al palazzo della Gran Guardia di Verona, per intervenire al Congresso mondiale delle Famiglie.

Ad accoglierlo una folla numerosa, mentre una esigua minoranza rispondeva “Vergogna!”. “Non sono qui per togliere qualcosa a qualcuno, non si tocca niente a nessuno. La 194 non è in discussione“, ha detto ancora il vicepremier riferendosi alla legge sull’aborto.