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Di Maio contro Salvini: "Preoccupato per la deriva di ultradestra"

Di Maio deriva ultradestra Lega

"I temi etici non sono nel contratto di governo. Le conquiste sociali degli ultimi 20 anni non si toccano", ha dichiarato il vicepremier.

“Sono preoccupato da questa deriva di ultradestra che a volte anche la Lega abbraccia e mi vede per forza costretto a prendere le distanze“. Sono le parole di Luigi Di Maio, ospite a Stasera Italia, in onda su Rete4. Nessuna crisi di governo in vista, rassicura: “Quando lavoriamo sui fatti, con la Lega andiamo d’accordo”. Il divario, però, si fa netto e incolmabile quando si toccano i “temi etici” che “non sono nel contratto di governo. Le conquiste sociali degli ultimi 20 anni non si toccano. Dire che per risolvere il problema della crescita demografica bisogna chiudere in casa la donna a fare figli o abolire la legge sull’aborto, o discriminare e odiare qualcuno, non è accettabile”.

Tensioni M5S-Lega

A preoccupare Di Maio, riporta Fanpage, è anche la polemica sorta intorno al ministro dell’Economia. “Tria non è in discussione“, ha assicurato. “Non è che teniamo Tria al Mef perché se no sale lo spread. Siamo una squadra e stiamo lavorando a un programma economico. Ci sono delle tensioni legittime”. Polemica anche sul bonus baby sitter e asili nido, sulla cui abolizione Lega e Movimento si sono scontrati: “Abbiamo alzato di 500 euro – fino a 1.500 euro – il bonus per i nidi per i prossimi tre anni e l’assistenza domiciliare – sempre fino a 1.500 euro – per i bambini affetti da patologie. La Lega, forse, è un po’ distratta. I conti pubblici sono in linea con quanto previsto e quindi questo ci consente di fare quello che avevamo detto: gli aiuti alle famiglie, il salario minimo. Per noi un bambino che nasce [in Italia, ndr] deve avere gli stessi aiuti di chi nasce in Francia. Nel Def ad aprile inizieremo a inserire queste cose”.

Il M5S verso le europee

Si avvicina la sfida delle elezioni europee. Il vicepremier pentastellato ha annunciato che venerdì 5 aprile il Movimento presenterà i propri candidati. Coloro che vorranno proporsi quali rappresentanti del M5S in Europa “dovranno essere meritevoli. Vengono selezionati quelli che conoscono lingue e che hanno titoli di studio, più ne conoscono più alti sono nella classifica. Nelle prossime settimane a me spetta l’onere di decidere i capilista e vorrei individuare persone che non deluderanno i cittadini italiani. Ci sarà una proposta di cinque nomi che sottoporrò ai nostri iscritti per la conferma”.