Il vicepremier Luigi Di Maio torna a insistere sul dossier risarcimenti dopo il nulla di fatto in Consiglio dei ministri e l’opposizione del ministro Giovanni Tria. “I truffati dalle banche li dobbiamo risarcire”, ha dichiarato il leader pentastellato, riporta Tgcom24. “Quelle persone vanno risarcite senza arbitrati, lodi o giudici, visto che ne hanno già passate abbastanza. Siamo arrivati alla conclusione che vanno risarciti tutti il prima possibile. Aspettiamo la riunione di lunedì con le associazioni”.
Salvini: “Più coraggio, basta rinvii”
L’attacco al ministro dell’Economia è stato sferrato su più fronti. Anche Matteo Salvini non ha apprezzato la mossa di Tria, con il rischio di un intervento della Corte dei Conti. “Anche io faccio il ministro e mi prendo le mie responsabilità”, ha dichiarato dal G7 di Parigi, si legge sulle pagine di Repubblica. “Firmo decine di atti ogni giorno e mi assumo anche io dei rischi. Se te la senti di farlo, fai il ministro e il dirigente. Se non te la senti puoi sempre fare il panettiere. Di rinvio in rinvio, ci sono troppi dossier rinviati per i miei gusti. A me piace affrontare le cose: o è sì o è no, o è bianco o è nero”.
Il vicepremier leghista ha invitato ad avere “più coraggio” anche sulla questione cantieri: “Domenica, per esempio, vado al Vinitaly di Verona e poi a Vicenza. Perché non sono partiti i lavori per l’alta velocità tra le due città? Toninelli sulla Brennero ha litigato con tutti gli amministratori locali, Invece firmi, firmi! Sono – come dire – prudenti anche quando non c’è da perforare una montagna”.
Tornando a commentare il Cdm e il decreto crescita, Salvini ha continuato: “Il presidente Conte ha detto che prende lui l’iniziativa. Ecco, lo faccia, ma presto. Spero che con il suo incontro di lunedì con le associazioni dei truffati sia risolutivo”.