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Sblocca cantieri, via libera in Cdm. Approvato anche il decreto sanità

sblocca cantieri

A Reggio Calabria il governo dà il via libera definitivo al decreto Sblocca cantieri, inizialmente approvato "salvo intese". Ok al decreto sanità.

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte visita assieme al ministro della Salute Giulia Grillo i reparti di Pediatria e di Ortopedia dell’Ospedale Bianco-Melacrino-Morelli. Nel corso della trasferta a Reggio Calabria il governo ha così dato il via libera all’unanimità il decreto sanità e approvato, dopo un richiamo di Sergio Mattarella, lo Sblocca-Cantieri.

Al via due decreti

“Mattarella mi ha suggerito, e io ho colto subito questo suggerimento, di riportare il dl sblocca-cantieri in Cdm per una sua approvazione formale, visto che era stato approvato salvo intese e queste intese si sono trasformate in un’intensa attività di confronto anche tecnico”. E’ in questa maniera che Giuseppe Conte giustifica il secondo passaggio in Consiglio dei ministri del provvedimento, approvato, ad un mese dal primo via libera, giovedì 18 aprile 2019 nel corso di una riunione che si è tenuta a Reggio Calabria.

Via libera anche al dl sulla sanità, definito dal governo “decreto Calabria”. “Restituiamo ai cittadini di questa regione un diritto per troppo tempo negato, quello alla Salute. E continuiamo a lavorare per ripristinare legalità, efficienza, merito e trasparenza nel mondo della sanità pubblica” annuncia sempre il premier, assicurando che le nuove norme consentiranno di “contrastare malaffare e sprechi e di perseguire adeguato livelli di prestazioni sanitarie”.

“Vogliamo che i calabresi non debbano più andare fuori regione per curarsi, ma che possano farlo vicino casa, in ospedali efficienti, amministrati in modo trasparente e senza sprechi” aggiunge il ministro della Salute Giulia Grillo. In particolare, il decreto prevede misure straordinarie per il rientro del debito sanitario della Regione.

“Incostituzionale”

Meno soddisfatto per l’approvazione del dl sanità il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio. “Stiamo valutando di ricorrere alla Consulta contro il decreto sulla Calabria, che riteniamo incostituzionale” annuncia infatti il governatore. Per Oliverio infatti “il Cdm tenta di cambiare le carte in tavola presentando un’operazione di mero potere come un atto salvifico per la sanità calabrese. – avvertendo però – Alla fine tutto si è rivelato un vero e proprio bluff, un’operazione mediatica”.