Lisa Pendezza Era il giorno della discussione sulle indagini relative alla morte di Giulio Regeni e sul taglio dei parlamentari, ma in Aula erano presenti solo pochi deputati. Sono, per la precisione, 19 quelli che si sono presentati alla riunione della Commissione d’inchiesta sul caso Regeni, riporta il Corriere della Sera. La colpa di un simile episodio di assenteismo sarebbe del maxi-ponte che collega le festività pasquali con il 25 aprile e il 1 maggio, regalando ai lavoratori – parlamentari inclusi – l’opportunità di una lunga vacanza. Le foto dell’Aula deserta sono state diffuse dal profilo Twitter del blog Nomfup.
Una brutta immagine. Perché un Parlamento pieno avrebbe non solo rispettato #GiulioRegeni, ma avrebbe mandato un segnale forte ad Al Sisi: l’Italia è unita, al fianco della famiglia Regeni, e non si fermerà fino a quando non otterrà giustizia. Invece, un’aula vuota. Peccato. pic.twitter.com/xsnisN6XR1
— Marco Furfaro (@marcofurfaro) 30 aprile 2019
Regeni, il sì della Commissione
Si è conclusa in pochi minuti, con parere positivo, la riunione sul caso Regeni. La relatrice in Commissione giustizia, Sabrina De Carlo, ha riferito che la Commissione avrà a disposizione 12 mesi per “chiarire le responsabilità che hanno portato alla morte” del giovane ricercatore italiano e per “verificare fatti, atti e condotte commissive e omissive che abbiano costituito o costituiscono ostacolo, ritardo o difficoltà”. Il sì arriva anche dalla Lega, attraverso le parole di Paolo Formentini. Pierantonio Zanettin, deputato di Forza Italia, replica: “No a una cosa velleitaria, no alla propaganda, no allo spreco di risorse ed energie”. Il Presidente della Camera Roberto Fico, raccogliendo l’appello dei genitori di Giulio, ha chiesto ai partiti di trovare un accordo e di battersi – uniti – per arrivare alla verità.
Parlamento, aule vuote
Erano poco più di una decina anche i deputati che si sono presentati in Aula per la discussione della riforma costituzionale relativa alla riduzione dei parlamentari, riferisce Huffington Post citando il Fatto Quotidiano. Ancora peggiore la situazione in Senato, continua il Corriere. A Palazzo Madama, infatti, il ponte e l’accordo tra i capigruppo ha portato a fissare la prossima seduta al 13 maggio. Nei giorni precedenti, tra il 6 e il 10, saranno presenti solo le Commissioni.
