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Milano, presidio Ramelli: scontri tra polizia e militanti di destra

presidio Ramelli

Manifestanti di estrema destra lasciano presidio per ricordare Ramelli e si dirigono verso il corteo antifascista, organizzato da sigle di sinistra

Scontri a Milano tra un gruppo di manifestanti dell’estrema destra e la polizia locale. I dimostranti hanno deciso di lasciare il presidio organizzato per ricordare Sergio Ramelli e dirigersi verso il corteo antifascista, organizzato da alcune sigle della sinistra milanese. Il gruppo è stato fermato con fatica a circa 300 metri da Piazzale Susa, punto di ritrovo dei militanti di estrema destra, con una carica di alleggerimento. Così fa sapere Ansa.

Ci sono stati attimi di panico e grande tensione al presidio milanese di lunedì 29 aprile 2019, dopo che un esponente di un gruppo skinhead ha perso conoscenza e si è accasciato a terra. Poi è stato rianimato e si è ripreso. Per lui è stato necessario anche un massaggio cardiaco da parte di altri manifestanti. La situazione è rimasta a lungo molto tesa, con una parte dei manifestanti bloccati sui entrambi i lati in viale Romagna, mentre un altro gruppo si trovava a poche centinaia di metri in piazzale Susa, dove era previsto il concentramento. La Digos sta ricostruendo l’accaduto, ma i manifestanti denunciano che i feriti sono stati “manganellati durante le cariche”.

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Presidio Ramelli, tensione a Milano

Al momento non è chiaro se l’uomo sia crollato a terra per un malore o per i tafferugli che sono scoppiati con le forze dell’ordine. Aiutato da altri manifestanti, in attesa dell’arrivo dei soccorsi, l’uomo ha poi ripreso conoscenza. Poi è stato visitato dal personale del 118 che gli ha riscontrato un “forte trauma cranico”.

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L’uomo rianimato in strada avrebbe avuto una crisi epilettica, scambiata dai presenti per un arresto cardiaco. Secondo quanto si è appreso dai soccorritori, si tratta di un ex militare, poi trasportato al Fatebenefratelli. Il secondo ferito è un architetto milanese, inciampato nei concitati momenti dei tafferugli, con un profondo taglio a un sopracciglio. Anche tra le forze dell’ordine si registrano due contusi.