Lisa Pendezza È in aumento il numero di auto blu, ovvero le auto con conducente, tra quelle a disposizione della pubblica amministrazione. A rivelarlo, riporta Tgcom24, è un censimento realizzato dal Ministero della Pubblica amministrazione, che ha raccolto i dati relativi al 2018. Su un totale di 33.527 vetture, quelle blu sono 3.366, una cifra corrispondente al 10% dell’intero parco macchine. Si tratta di un aumento di 298 unità rispetto al 2017, quando ne sono state conteggiate “solo” 3.068.
Il censimento annuale
I numeri raccolti dal Ministero rivelano che l’aumento più significativo è stato registrato nel settore della sanità, con un +2.105, e in quello dei Comuni, appena al di sotto con +2.102. Un rialzo si è verificato anche all’Università (+29), mentre c’è stato un leggero calo nelle amministrazioni statali. Ma si tratta di una diminuzione minima rispetto alle cifre precedenti: si parla, infatti, di sole 9 auto blu. Tutti i Ministeri, invece, hanno sostanzialmente rispettato il tetto stabilito da Matteo Renzi, che prevede 5 vetture con autista per dicastero.
Il censimento ha rivelato anche alcune diseguaglianze sul territorio nazionale. Il record di auto blu si registra a Torino, con 212 veicoli, mentre Roma si ferma a 133. In fondo alla classifica troviamo Milano, con solo 2 auto con conducente su un totale di 22.
Nessuna spending review
A fronte di prevedibili critiche suscitate dai privilegi della pubblica amministrazione, è intervenuto il presidente dell’Unione nazionale consumatori, Massimiliano Doma. “L’incremento dipende anche dal numero maggiore di enti monitorati“, ha precisato. Ma, ha continuato, “non si può comunque sostenere che vi sia stata la famosa spending review“. Il riferimento è all’indagine interna ai Ministeri annunciata da Luigi Di Maio dopo i due bandi governativi per l’acquisto di 8.250 nuove vetture, riporta l’Ansa.
