> > Migranti, Salvini contro i giudici di Bologna: "Sentenza vergognosa"

Migranti, Salvini contro i giudici di Bologna: "Sentenza vergognosa"

Salvini contro Tribunale Bologna

"Se qualche giudice vuole fare politica e cambiare le leggi per aiutare gli immigrati, lasci il Tribunale e si candidi con la sinistra".

Matteo Salvini attacca i giudici del Tribunale di Bologna, commentando la sentenza con cui hanno disposto che il Comune accolga due richiedenti asilo, attualmente non iscritti all’anagrafe per via di quanto stabilito dal decreto sicurezza. Secondo il vicepremier, riporta Repubblica, quella bolognese è una “sentenza vergognosa. Se qualche giudice vuole fare politica e cambiare le leggi per aiutare gli immigrati, lasci il Tribunale e si candidi con la sinistra. Ovviamente faremo ricorso contro questa sentenza. Intanto, invito tutti i sindaci a rispettare – com’è ovvio – la legge”.

“I documenti a chi li merita”

Dal palco di Modena, Salvini ha dichiarato: “Io i documenti li do a chi merita, gli altri tornano a casa, dal primo all’ultimo. Se sei qui a far casino e a spacciare droga, via, non abbiamo bisogno di certa gente. Lo dico anche per rispetto dei tanti immigrati regolari, che pagano le tasse e mandano i figli a scuola. Non mi interessa se hanno la pelle bianca, gialla, nera, rossa o verde”.

A proposito della sentenza bolognese, sono intervenute anche fonti del Ministero dell’Interno. Il Viminale sottolinea che la decisione dei giudici non intacca la legge perché non è definitiva, riguarda un caso singolo. Una modifica della norma è possibile solo in seguito a un pronunciamento della Corte Costituzionale.

La risposta dell’Anm

Non si è fatta attendere la risposta della magistratura, che ha difeso l’indipendenza del proprio operato dalle questioni politiche. “I magistrati assumono le loro decisioni applicando le leggi”, si legge in una nota della Giunta Esecutiva Centrale dell’Anm. “È legittimo commentare e criticare le decisioni giudiziarie”, ma gli attacchi di Salvini “delegittimano la magistratura i quanto, in maniera del tutto infondata, alludono al fatto che le sentenze possano essere influenzate da valutazioni politiche“. La sentenza è stata difesa anche dal sindaco di Bologna, Virginio Merola: “La norma sull’iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo è illegittima e la magistratura è indipendente. Un ministro fa ricorso ma non minaccia i giudici di essere di parte. Io rispetto la legge e applicherò la sentenza. Faccia bene i suoi provvedimenti, invece di fare propaganda”.

Il precedente

Solo poche settimane prima, riporta il Corriere della Sera, si era verificato un caso analogo in Toscana. Un cittadino somalo, richiedente asilo e ospite presso un centro di accoglienza di Scandicci, ha fatto ricorso al Tribunale di Firenze. I giudici hanno accolto la sua richiesta e gli hanno concesso l’iscrizione all’anagrafe, negata, invece, dal decreto Salvini. Nella sentenza si legge: “Ogni richiedente asilo, una volta che abbia presentato la domanda di protezione internazionale, deve intendersi regolarmente soggiornante” ed è “autorizzato a presentare domanda di iscrizione all’anagrafe”.