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Taglio dei parlamentari, la Camera approva il ddl senza modifiche

La Camera approva il taglio dei parlamentari

Il testo prevede una riduzione del 36,5% dei parlamentari. Fraccaro: "Tappa storica, con il M5S si passa dalle parole ai fatti".

È stato approvato senza modifiche il disegno di legge per il taglio dei parlamentari, promosso dal Movimento Cinque Stelle. La Camera ha dato il via libera al provvedimento, in seconda lettura, con 310 voti favorevoli e 107 contrari, si apprende da Tgcom24. Il ddl prevede la modifica degli articoli 56, 57 e 58 della Costituzione e la riduzione di oltre un terzo il numero di deputati e senatori. Il testo, già approvato in prima lettura in Senato a febbraio, dovrà ora tornare a Palazzo Madama per una seconda delibera, dal momento che si tratta di un ddl costituzionale.

Per entrare in vigore, la legge dovrà essere approvata in Senato con la maggioranza assoluta. In caso contrario, il destino del ddl sarà deciso da un referendum confermativo, lo stesso che segnò la fine del progetto di riforma costituzionale del governo Renzi.

Deputati e senatori

Il taglio previsto dal ddl corrisponde a una riduzione del 36,5% dei parlamentari, che passeranno dagli attuali 945 a 600. I deputati si ridurranno da 630 a 400, compresi quelli eletti nella circoscrizione Estero (attualmente 12, che diventeranno 8 con la riforma). I senatori passeranno invece da 315 a 200, comprensivi dei 4 (fino ad ora 6) della circoscrizione Estero. Per quanto riguarda i senatori, la norma modifica anche la loro ripartizione e il loro numero minimo per regione o provincia autonoma, riducendoli da 7 a 3. Casi particolari sono quelli del Molise, a cui ne spetteranno 2, mentre sarà solo uno il rappresentante della Val D’Aosta.

Il ddl si propone anche di limitare la crescita del numero di senatori a vita. Ogni Presidente della Repubblica potrà infatti nominare un numero complessivo di soli cinque parlamentari a Palazzo Madama durante il suo mandato.

L’entrata in vigore

Se il testo verrà approvato definitivamente, la legge verrà applicata a decorrere dalla data del primo scioglimento delle Camere successivo alla sua entrata in vigore. Tutto ciò purché sia trascorso un periodo di almeno sessanta giorni tra l’entrata in vigore e l’applicazione, al fine di consentire l’adozione del dl nella determinazione dei collegi elettorali.

Fraccaro: “Tappa storica”

Riccardo Fraccaro, ministro per i Rapporti con il Parlamento, ha definito il risultato alla Camera “una tappa storica. Con il solo voto contrario di Pd e Leu è stata approvata in seconda lettura la più consistente riduzione del numero di deputati e senatori mai presentata. Con il M5S al governo si passa ai fatti, vogliamo portare a compimento una riforma attesa da anni per riavvicinare le istituzioni ai cittadini. Le riforme del cambiamento fanno un ulteriore passo verso il varo definitivo, avanti tutta”, si apprende dall’Ansa.