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Decreto sicurezza-bis: multe per chi soccorre migranti violando Sar

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Salvini si attribuisce la competenza a vietare il transito delle navi ritenute pericolose. Pene più pesanti per chi aggredisce le forze dell'ordine

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini vara un decreto sicurezza-bis che prevede sanzioni pecuniarie pesantissime contro chi soccorre i migranti in violazione delle norme Sar. Soprattutto, attribuisce al Viminale e alle Direzione distrettuali antimafia competenze che erano del ministero dei Trasporti e delle Procure ordinarie. Scacco matto a M5s e Danilo Toninelli su migranti e porti chiusi. All’interno del decreto, norme destinate a spaccare il consiglio dei ministri. Inoltre, tre milioni di euro vengono stanziati per l’impiego di poliziotti stranieri in operazioni sotto copertura contro le organizzazioni di trafficanti di uomini.

Fonti del M5s hanno commentato: “Salvini copre così il fallimento sui rimpatri”. Secondo altre fonti “c’è fortissima preoccupazione che il ministro dell’Interno si spinga sempre più su temi estremisti“.

Decreto sicurezza-bis

Il provvedimento è costituito da dodici articoli, la maggior parte dei quali dedicato ancora al contrasto dell’immigrazione clandestina.

Previste sanzioni a chi “nello svolgimento di operazioni di soccorso in acque internazionali, non rispetta gli obblighi previste dalle Convenzioni internazionali”. Evidente il riferimento ai comportamenti che Salvini attribuisce alle navi umanitarie. Le sanzioni previste sono di due tipi: da 3.500 a 5.500 euro per ogni straniero trasportato e, nei casi reiterati, se la nave è battente bandiera italiana la sospensione o la revoca della licenza da 1 a 12 mesi. Così spiega la Repubblica. Il secondo articolo, invece, si modifica il Codice della navigazione. Salvini attribuisce al Viminale quelle che sono al momento competenze del ministero dei Trasporti, in particolare la limitazione o il divieto di transito nelle acque territoriali di navi qualora sussistano ragioni di sicurezza e di ordine pubblico. Per il leghista, inoltre, ritiene che tutte le navi che trasportino migranti siano una minaccia per la sicurezza nazionale.

Il decreto modifica anche il codice di procedura penale. Il provvedimento, infatti, estende anche alle ipotesi non aggravate di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina la competenza delle Direzioni distrettuali antimafia e la disciplina delle intercettazioni preventive. In questo modo, si toglierebbe alle Procure ordinarie la possibilità ad indagare.

Altre norme e sanzioni

Un altro pacchetto di norme inasprisce le sanzioni per chi devasta o danneggia nel corso di riunioni in luoghi pubblici e al contempo trasforma da sanzioni in delitti. Sanzioni anche per chi si oppone a pubblici ufficiali con qualsiasi mezzo di resistenza attiva o passiva, dagli scudi alle mazze e ai bastoni. Modifiche al codice penale aggravano il reato, quindi anche le sanzioni per violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale soprattutto se commessi durante manifestazioni in luogo pubblico.

L’articolo 7 è la norma già annunciata come “spazzaclan” e prevede l’istituzione di un commissario straordinario con il compito di realizzare un programma di interventi finalizzati a eliminare l’arretrato delle sentenze di condanna da eseguire nei confronti di imputati liberi. Previste le assunzioni a tempo determinato di durata annuale di 800 unità. Inoltre, l’ultimo articolo prevede l’impiego di altri 500 militari a Napoli in occasione delle Universiadi.