> > Salvini: "Avversario irriducibile di chi rimpiange i porti aperti"

Salvini: "Avversario irriducibile di chi rimpiange i porti aperti"

Salvini migranti porti aperti

In una lettera a Conte e Moavero: "Serve un vero e proprio salto di qualità nella politica estera e nella gestione dei rimpatri".

Nelle ore in cui si diffondono le notizie degli sbarchi ad Augusta e a Lampedusa e del salvataggio di 70 naufraghi al largo delle coste siciliane, Matteo Salvini torna farsi portavoce di una linea dura nei confronti dei migranti e della categorica chiusura dei porti. “Nel 2019 meno sbarchi, meno reati commessi, meno morti in mare”, elenca il ministro dell’Interno, citato dall’Ansa. “Se qualcuno rimpiange i porti aperti che portavano in Italia più clandestini e facevano morire più persone, sappia che avrà nel sottoscritto un avversario irriducibile“.

Le stime del Viminale

Salvini è poi passato a citare i dati raccolti dal Viminale negli ultimi mesi, aggiornati al 5 maggio. Secondo quanto riportato dal vicepremier leghista, sarebbero 2.301 i rimpatri effettuati nel 2019, di cui 2.179 forzati e 122 volontari assistiti. La cifra totale corrisponderebbe a oltre il doppio degli arrivi di migranti in Italia. Il ministro ha poi citato la stima dell’Unhcr (l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati) che nel 2019 ha registrato “un cadavere recuperato e 402 dispersi contro i 23 morti accertati del 2018, anno in cui la stima dei deceduti e dispersi toccò quota 2.277. Nel 2016, col governo di centrosinistra, ci furono 390 morti accertati e 5.096 dispersi”.

Salvini scrive a Conte e Moavero

Quello a cui punta Salvini è un “salto di qualità” nella gestione dei rimpatri. È proprio questo l’oggetto di una lettera che il ministro dell’Interno ha inviato al premier Conte e al ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, informa Il Fatto Quotidiano. La missiva contiene una riflessione sui “buoni risultati” ottenuti negli scorsi mesi, grazie agli sforzi del Viminale in quanto Ministero di competenza. Ma “serve un vero e proprio salto di qualità nella politica estera italiana nella sua collegialità, investendo profili di natura economico-commerciale e di politica estera tout court, ambiti che travalicano le competenze del mio dicastero”. All’ordine del giorno, continua Salvini, c’è anche la sicurezza interna, mediante “l’intervento di operatori sociali, perché molto spesso le mafie hanno dei minorenni assoldati che dobbiamo affrontare nei quartieri a rischio. E va affrontato aiutando le forze dell’ordine ad avere più rinforzi e più strumenti e garantendo i rimpatri degli irregolari“.