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Caso Siri, Arata respinge le accuse: "Mai dato denaro"

intercettato arata

Paolo Arata, indagato per corruzione, ha smentito qualsiasi amicizia con Salvini: "L'ho visto una sola volta".

In un’intervista al Corriere della Sera, l’imprenditore Paolo Arata, indagato per corruzione, ha confermato di conoscere l’ex sottosegretario, mentre ha smentito qualsiasi amicizia con Salvini o Giorgetti. Con Siri, ha detto, “ho sempre avuto un rapporto di stima e amicizia, e sebbene la nostra frequentazione sia iniziata solo un paio di anni fa, l’ho potuto apprezzare per le sue capacità intellettuali e politiche. Adesso – ha proseguito – sono veramente costernato per quello che sta subendo senza colpa, mortificato perché è stato ingiustamente rimosso dal governo“. Sull’inizio della loro amicizia dice: “Mi sembra mi sia stato presentato in un incontro a Milano prima che diventasse senatore. Non ricordo se fossi con mio figlio Federico”.

“Mai dato denaro a Siri”

Nel corso dell’intervista, Arata ha poi parlato delle presunte intercettazioni e della tangente di 30 mila euro per cui è indagato: “Non abbiamo mai avuto interlocuzioni nel corso delle quali si possa parlare di garanzie di alcun tipo. Non ho mai parlato con il senatore Sri di denaro, e non gli ho mai fatto promesse di alcun tipo”. L’imprenditore ha poi negato anche di essersi speso per far ottenere a Siri un posto nel Governo: “Non ho nella Lega alcun ruolo politico. Mi sono limitato a parlare bene di Siri con le persone che conosco, avendone considerazione e stima. Non sono amico di Salvini. L’ho incontrato una sola volta in occasione del convegno al quale ero stato invitato come relatore”. “L’ultima volta che l’ho visto è stato in occasione del famoso convegno del marzo 2017 – ha poi detto a proposito di Giorgetti -. da quando è a Palazzo Chigi non l’ho più visto né sentito”.