> > Gran Sasso, Mit: no alla chiusura del traforo e concessione a rischio.

Gran Sasso, Mit: no alla chiusura del traforo e concessione a rischio.

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Il traforo del Gran Sasso chiuderà in data 19 maggio, come comunicato da Strada dei Parchi. Il Mit non ci sta e prepara revoca della concessione.

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha convocato per martedì un tavolo con Strada dei Parchi per affrontare il nodo della chiusura del traforo del Gran Sasso, previsto, per volontà della stessa società, per venerdì 19 maggio. L’eventuale chiusura, secondo il Mit, sarebbe una “procurata interruzione di pubblico servizio che equivarrebbe a un inadempimento” piuttosto grave da parte della società concessionaria delle autostrada A24 e A25. La chiusura altresì, porterebbe alla “revoca immediata della concessione”, come spiegato l’altro ieri dal sottosegretario M5S Gianluca Vacca.

La nota del Mit

Dal Mit si ricorda inoltre che “presto sarà nominato un commissario per il rischio idrogeologico del Gran Sasso e sarà presentato un emendamento al decreto Sblocca cantieri”, il quale si occuperà a tal proposito della “progettazione e realizzazione degli interventi per la messa in sicurezza del sistema idrico”. Il decreto si trova ad ora all’esame del Senato in prima lettura e in settimana dovrebbe iniziare l’esame del migliaio di emendamenti previsti, con la possibilità che il voto definitivo possa spostarsi al dopo elezioni europee.

Parla il vicepresidente Mauro Fabris

Mauro Fabris, vicepresidente della concessionaria di A24 e A25, spiega che “Strada dei Parchi non ha competenza, il Governo ci ha detto di stare fermi nel senso di non prendere alcun intervento. Noi abbiamo scritto: ‘guardate che dobbiamo chiudere‘, il Governo non ci ha detto nulla in contrario. Sarebbe singolare se ora ci revocasse la concessione“. La concessionaria della A24 “non può quindi proporre nessuna soluzione alternativa al traforo perché siamo stati interdetti a compiere qualsiasi azione e al tempo stesso – continua Fabris ai microfoni di Radio Rai – siamo stati rinviati a giudizio. Non si può chiedere ad una società di rischiare ulteriormente dal punto di vista penale laddove chi ne è titolare, cioè lo Stato, non interviene”.

Strada dei Parchi ricorda, fra le altre cose, di aver scritto il 5 aprile annunciando la decisione di chiudere il Traforo del Gran Sasso e, di aver ricevuto una risposta dal Mit, solamente 5 giorni dopo, ovvero il 10 aprile.